Alcuni estratti del suo libro hanno generato diverse polemiche. Giorgio Chiellini si fa notare in campo e con le parole, e in entrambi i contesti è difficile che tiri indietro la gamba. Lo ha fatto anche parlando di Balotelli, definito come un elemento negativo. Un attacco che ha spinto l’attaccante a rispondere per poi fare pace tramite Le Iene.
Il difensore della Juve, in attesa di capire, quando e se riprenderà la Serie A, lavora per recuperare dall’infortunio al ginocchio, che sembra ormai rispondere bene, come ha affermato nel corso di una chiacchierata sul profilo Instagram di Vieri: “Il ginocchio? Sta bene, in questi due mesi ho recuperato e sono al 90%. Quando avevo giocato a febbraio ero ancora zoppicante, c’era tanta voglia di giocare ma non stavo ancora tanto bene”.
La conversazione si sposta poi in ambito strettamente calcistico, e Chiellini non ha dubbi nell’individuare il suo maestro: “Ho avuto l’onore di avere come maestro Fabio Cannavaro. Ma anche Legrottaglie, che mi ha guidato. Cannavaro mi ha cresciuto, ho giocato nella Juve e in Nazionale con lui, mi ha trasmesso attenzione e cultura del ruolo, era un difensore puro”.
“Grande merito va al nucleo di italiani che hanno rappresentato le fondamenta di questa Juventus. E poi la società: la programmazione in 10 anni è fondamentale. La Champions? Ci siamo andati sempre vicino, abbiamo perso due finali con due grandi squadre. Penso al Barcellona di Messi, Suarez e Neymar, ma anche di Iniesta, e al centrocampo del Real Madrid di Cardiff: erano superiori. Infatti ho più rammarico per l’anno scorso: l’Ajax aveva ottimi giocatori, come de Ligt e de Jong, ma se vuoi vincere la Champions devi batterlo. Ci abbiamo messo del nostro, l’anno scorso e il rammarico è rimasto”, ha concluso l’allenatore bianconero.