PRIMO PIANO

Chiavi di Firenze a Richard Gere: Nardella scatena il caos

Una decisione che, manco ad annunciarla, ha scatenato il bailamme tra i banchi del Consiglio comunale fiorentino: ” A Richard Gere, attore e attivista statunitense impegnato nella difesa dei diritti umani, come ha dimostrato lo scorso agosto quando si è recato a Lampedusa, saranno consegnate le Chiavi della città di Firenze“. E c’è già una data: accadrà il prossimo lunedì, 14 ottobre, nel prestigioso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, con una cerimonia che si aprirà con i saluti del sindaco di Firenze, Nardella, ed alla quale prenderà parte il Consiglio comunale, ‘capitanato’ dal presidente Luca Milani.
Una notizia che, come dicevamo, ha fatto balzare sulle sedie i capigruppo dell’opposizione i quali, attraverso un comunicato stilato all’unisono, hanno affermato che “Il sindaco Nardella ne ha pensata un’altra delle sue: consegnare le Chiavi della città di Firenze a Richard Gere, noto attore e sex symbol hoolywoodiano, famoso negli ultimi tempi, più che per le sue interpretazioni, per le ‘imprese’ umanitarie, come trascorrere una mezza giornata a bordo di una nave di una ong piena di migranti clandestini a Lampedusa – si legge nel comunicato firmato da Ubaldo Bocci (coordinatore), Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia), Jacopo Cellai (Forza Italia), Federico Bussolin (Lega), e Roberto De Blasi (Movimento 5 Stelle) – Una scelta, quella del sindaco – sottolineano – che non ci sorprende, vista la parte politica da cui proviene, ma che non di meno ci indigna come fiorentini. Nardella stavolta, per conquistare le prime pagine dei giornali e assicurarsi le telecamere dei tg fa uno spot per l’immigrazione clandestina, rendendo Firenze capitale mondiale del buonismo radical chic. Semplicemente, una vergogna per Firenze e i fiorentini”.
Non da meno anche il disappunto della Lega che, attraverso il consigliere regionale Jacopo Alberti, ha denunciato che “La consegna delle Chiavi della città di Firenze a Richard Gere è solo mera pubblicità a buon mercato per Nardella, una passerella hollywoodiana inutile, ma soprattutto, è una provocazione politica. Quali sarebbero i meriti che si riconoscono all’attore americano Richard Gere rispetto a Firenze? Quale sarebbe il legame con la città? – domanda e si domanda Alberti – Nardella sfrutta un simbolo di Firenze per fare propaganda politica e farsi pubblicità. Ma la città è di tutti, non solo di una parte politica. Usare questi eventi per la politica, come era già accaduto in occasione del viaggio della Fiorentina in tramvia verso l’aeroporto, con tanto di foto con Nardella, è proprio marketing spicciolo, non degno di una città come Firenze. Per fortuna a Firenze non abbiamo un porto, altrimenti a Richard Gere gli avrebbero dato le chiavi e saremmo diventati un campo profughi”.
Max