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Chiara Ferragni torna sui social: cosa ha scritto

Dopo la polemica sui pandori, Chiara Ferragni torna sui social. Lo fa con una storia in cui ringrazia chi, in queste settimane, in cui l’influencer è stata sommersa dalle critiche, l’ha spinta a tornare sui social: “Mi siete mancati”. “Una cosa mi sento di dirla. Vorrei ringraziare tutte quelle persone che in questi giorni mi sono state vicine e hanno avuto una buona parola per confortarmi.Ringraziare tutte quelle persone che hanno mandato un messaggio o un direct, che hanno chiesto come stessi, che mi hanno spronata a tornare sui social. Grazie a chi c’è, a chi ascolta, a chi non vuole affossare ma aiutare”.

L’influencer era apparsa per l’ultima volta in pubblico durante la notte di Capodanno, anche se era rimasta in ombra in una storia di Fedez. “Ringrazio coloro che hanno condiviso le loro opinioni, anche se negative, in modo pacato e costruttivo, poiché nella vita c’è sempre spazio per il dialogo, la riflessione e il nuovo inizio. Le persone autentiche emergono nei momenti difficili, e ho avvertito il vostro affetto leggendo e ascoltando. Vi sono davvero grato”, afferma l’influencer in risposta alla tempesta mediatica che l’ha colpita.

Subito dopo l’inizio della vicenda che l’ha vista coinvolta, Chiara Ferragni aveva chiesto pubblicamente scusa per l’accaduto in un video: “Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare e farne tesoro. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini. Lo faccio pubblicamente perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci”.