È morto oggi Stefano Delle Chiaie, l’esponente della destra radicale e fondatore di Avanguardia Nazionale, accusato di concorso in strage nell’attentato di Bologna del 1980.
Delle Chiaie è deceduto all’ospedale Vannini la scorsa notte, all’età di 83 anni. Casertano, fu latitante per tantissimi anni, a partire dal luglio del 1970, precisamente il 25 luglio quando fu chiamato a testimoniare su Mario Merlino in merito alla strage di piazza Fontana. Fu poi catturato nel 1997 a Caracas dalla polizia italiana.
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Stefano Delle Chiaie era noto negli ambienti neofascisti romani con il soprannome ‘Er caccola’. La sua storia si intreccia con le principali stragi che contrassegnarono l’Italia negli anni ’70.
Su di lui nel 1982 un mandato di cattura per la strage di piazza Fontana del 1969, po scagionato dopo i processi di primo e di secondo grado. Nell’ambito della strage di Bologna del 1980, nonostante i rapporti con la P2 e la Massoneria, ne uscì pulito.
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“La repressione non ci piega, ci moltiplica”. Aveva scritto così alcuni mesi fa Stefano Delle Chiaie sul blog della rinata Avanguardia nazionale, sulla quale vi erano sospetti di coinvolgimento dietro l’aggressione al Verano di due giornalisti.
Dopo l’estradizione dal Venezuela, Stefano delle Chiaie ha aperto dietro concessione del Comune di Roma una sede tv di Avanguardia Nazionale, con la partecipazione (non senza polemiche) alle trasmissioni dei massimi esponenti della destra, sia nazionale che europea.
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