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Chi era Edward Colston, trafficante di schiavi la cui statua è stata abbattuta a Bristol

Da Minneapolis al mondo intero, il movimento “Black Lives Matter” si è spinto ovunque. La morte di George Floyd ha innescato una protesta a catena destinata a durare ancora a lungo. Tutti in strada, dagli Stati Uniti, passando per l’Italia e anche nel Regno Unito, per la precisione a Bristol. Dove ieri un gruppo di manifestanti ha abbattuto la statua di Edward Colston.

La scena ha fatto in poche ore il giro del mondo, sospinta da social e catene private. La statua è stata gettata nelle acque del porto della città tra applausi e urla di approvazione. Il perché del gesto è da ricercare nel passato di Edward Colston, mercante di schiavi prima e filantropo poi. Proprio per le sue opere di bene, come donazioni ingenti a scuole e chiese, nel 1895 sulla Colston Avenue è stata eretta una statua in suo onore.

La vita di Edward Colston

Tra il i1672 2 il 1689 si stima che Edward Colston abbia trasportato e venduto circa 100 mila schiavi provenienti dall’Africa. Un passato di mercante di umani che ha spinto la folla ad abbattere la sua statua, la cui rimozione era stata già appoggiata nei giorni scorsi con una petizione che aveva raccolto migliaia di firme.

Edward Colston è nato a Bristol nel 1636, morto nella stessa città nel 1721. Una vita che l’ha portato ad essere ricordato in diversi modi. Sfumature di significato che cambiano i connotati di un’intera esistenza. C’è chi lo considera esclusivamente un filantropo, chi solo un mercante di schiavi: attività che ha svolto per diversi anni. E che è costata l’abbattimento della sua statua.

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Di
Luigi Base