Dairo Antonio Úsuga David, alias ‘Otoniel’, considerato il narcotrafficante più ricercato della Colombia, è stato finalmente catturato dopo una caccia durata oltre un decennio. il 23 ottobre, come confermato dal governo. Otoniel era l’ultimo grande erede dei vecchi Cartelli gruppi ‘paramilitari’ smobilitati durante il governo di Álvaro Uribe. La sua vita si divideva tra i lussi di cui godono i Signori della droga e l’intensa caccia da parte delle forze di sicurezza colombiane, che lo costringeva a non dormire più di qualche notte nello stesso posto, ad utilizzare una rete di rifugi nella giunga e a fare affidamento solamente su dei corrieri per le sue comunicazioni.
Otoniel divenne il capo assoluto del ‘Clan del Golfo’, noto in precedenza come il ‘Clan Usuga’, dopo che il precedente leader, suo fratello Juan de Dios Úsuga, alias Giovanny, venne ucciso in un raid della polizia la notte di Capodanno del 2010. Per le autorità colombiane, il Clan del Golfo era divenuta la più potente organizzazione criminale del Paese, capace di operare in molte province e con un’estesa rete di rapporti internazionali. Le attività principali sono il traffico di droga e di esseri umani, le estorsioni e l’estrazione mineraria illegale di oro.
Si ritiene che il Clan del Golfo abbia circa 1.800 affiliati, in gran parte reclutati tra i gruppi paramilitari di estrema destra. Suoi membri sono stati arrestati in Argentina, Brasile, Honduras, Perù e Spagna. Uno dei punti di forza del Clan è il controllo di molte delle rotte utilizzate per fare arrivare la droga dalla Colombia agli Stati Uniti e in Paesi anche assai più distanti, come la Russia.
Il governo colombiano, anche prima dell’arresto di Otoniel, riteneva di avere assestato negli ultimi anni dei colpi decisivi contro il Cartello, costringendo molti dei suoi esponenti di spicco a nascondersi nella giungla. Otoniel deve ora affrontare una serie impressionante di accuse, che vanno dal traffico di droga all’uccisione di agenti di polizia, al reclutamento di minori per le sue attività criminali. Dopo averlo incriminato nel 2009, le autorità Usa ne chiederanno certamente l’estradizione.