Liliana Segre è una donna di 89 anni che ha fatto del coraggio la sua ragione di vita. È nata a Milano il 10 settembre 1930 a Milano, in una famiglia ebraica laica, e come tale è stata perseguitata dalle Leggi razziste, scampata all’orrore di Auschwitz, dove è stata deportata insieme al padre.
Il suo nome è tornato alla ribalta in queste ore, dopo che Liliana Sagre, ora senatrice a vita, è stata oggetto di minacce via web e durante un convegno a cui ha preso parte a Milano, tanto che il prefetto Renato Saccone ha deciso di assegnarle una scorta composta da due carabinieri che l’accompagneranno in ogni suo spostamento.
Intanto la Procura di Milano ha aperto un’indagine verso ignoti a seguito delle minacce ricolte alla senatrice. Sull’accaduto si è espresso anche Matteo Salvini: “Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime”.
Chi è Liliana Sagre. Testimone dell’orrore
Dopo le Leggi fasciste entrate in vigore in Italia nel 1938 la Liliana viene espulsa da scuola all’età di 8 anni, dando vita ad un’escalation dell’orrore che la porterà ad essere imprigionata nel carcere di Como, poi a San Vittore a seguito di una tentata fuga verso la Svizzera.
Pochi mesi dopo viene consegnata alle SS e portata nel campo di sterminio di Birkenau-Auschwitz dove viene rinchiusa nella sezione femminile insieme ad altre 700 ragazze. L’ vive l’inferno, da cui uscirà viva ma inevitabilmente segnata.
E quell’orrore verrà raccontato e scritto solo 40 anni più tardi, quando Liliana Segre ha trovato la forza di rendere pubblico l’oblio a cui è stata costretta, dando luce ad una delle pagine più buie della storia dell’umanità.