“Silvia si veste davanti allo specchio, e sulle labbra ha un po’ di rossetto”. Così cantava Vasco Rossi nel 1977 nel descrivere una giovane ragazza che si affacciava alla vita adulta truccando di rosso le labbra. Un racconto delicato accompagnato da un’armonia dolce. Silvia è stata cantata da migliaia di persone nel corso di più di 40 anni, ora Vasco Rossi ha deciso di mostrare chi è.
Lo ha fatto con un post su Instagram, in cui ha pubblicato due foto della Silvia da lui cantata: un viso quasi angelico e due occhi blu come il mare, poi una foto in cui si vede in tutta la sua interezza, con una camicia bianca che le spunta fuori da un vestito elegante. L’occasione di mostrare una delle sue muse è arrivata 43 anni dopo la sua uscita, il 15 giugno 1977.
Silvia di Vasco è Silvia Benuzzi e ora è una professoressa di filosofia, come ha rivelato il Corriere della Sera. Queste le parole del rocker di Zocca rilasciate sul suo profilo Instagram per celebrare Silvia e Jenny: “Il 15 giugno del 1977 usciva il primo 45 giri!! Silvia e Jenny sono le prime canzoni, quelle riuscite meglio; sono anche finite nel balletto alla Scala. Ispirazione cantautorale, personaggi di fantasia: o meglio, reali, ma che non conoscevo bene, così c’era più spazio per la fantasia”.
“Silvia abitava vicino a casa mia e ne avevo un’immagine solo mia, come per Albachiara – racconta Vasco – Una ragazzina di 14 anni, nel momento in cui esplode la vita e da bambina diventa adolescente. Ed è venuto fuori questo delizioso ritratto. Vista sempre con gli occhi del cantautore. E già lì si vedeva il mio stile a pennellate, immagini, invece di un racconto. Lei che si sveglia, una serie di scatti, un tratto un po’ impressionista. Uno sbocciare delicato, dove gli ormoni diventano fiori. Ero anche dalla sua parte quando si metteva il rossetto e la mamma non voleva. Se fossi stato una femmina, a quell’età mi sarei comportato come lei. Racconto queste cose perché ho una parte femminile importante, sono cresciuto in mezzo alle donne delle famiglia, la mamma e le zie: l’Espedita, l’Iliana, la Rosanna e l’Ivana”, ha scritto Vasco.