Buzz Aldrin passa alla storia come l’eterno secondo: l’uomo che venne sempre dopo Neil Armstrong, il primo della storia a mettere piede sulla Luna il 20 Luglio del 1969. Ma dietro la semplicistica narrazione di questo aspetto si nasconde molto altro.
Cosa c’è da sapere su Aldrin, l’astronauta dell’Apollo 11 che sbarcò sulla Luna nel 69?
Il più ‘mediatico’, diciamo così, del terzetto dell’Apollo 11, il più comunicativo dei tre uomini realizzarono l’impresa dell’allunaggio, in realtà ha dovuto attraversare molti momenti di ombra e di difficoltà. Quali?
Chi era Buzz Aldrin, l’astronauta dell’Apollo 11 che sbarcò sulla Luna nel 69: gli inizi, la Luna, la depressione, e il pianeta Marte
Buzz Aldrin ha camminato sulla Luna, ha vissuto una delle esperienze più incredibili che si possano immaginare ma poi ha dovuto lottare contro la depressione. Oggi sostiene le missioni su Marte. Cosa c’è dietro questo straordinario personaggio?
“Sono arrivato fino sulla luna, ci ho camminato sopra, sono tornato a casa e a quel punto ho cominciato a domandarmi cosa diavolo ci avrei fatto ora sulla terra”.
Queste parole raccontano moltissimo di come visse il ‘dopo’. Buzz Aldrin è il secondo uomo che ha camminato sulla luna in realtà ama definirsi come colui che era sulla “prima missione che è atterrata sulla luna“.
La verità è che Buzz passerà alla storia per essere l’astronauta che è sceso dal modulo lunare solo dopo Neil Armostrong e ha appoggiato i piedi nel “mare della tranquillità” come secondo in assoluto.
Non sarebbe un male, ma forse, resta sempre una piccola crepa. In verità, se nella sfida a chi metteva prima il piede sulla luna Aldrin è arrivato secondo, il duello con Armstrong è ben diverso circa la frase più bella tra quelle pronunciate.
C’è chi giura che il primato delle dichiarazioni una volta scesi sul suolo lunare sia suo: rispetto al celebre “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità” di Armstrong, Aldrin nove secondi dopo pronuncia un’altra frase. Peraltro, fu il compagno di avventura a sollecitargliela. Come?
Riferendosi al panorama di fronte a lui, gli chiede: “Magnifico no?”. Aldrin rispose: “Magnifico. Una magnifica desolazione“. La frase, poco nota ai più, forse sintetizza al meglio l’essenza della luna.
Ma alla fin fine, chi era Buzz Aldrin e cosa c’è dietro la figura dell’astronauta dell’Apollo 11?
Chi era Buzz Aldrin, l’astronauta dell’Apollo 11 che sbarcò sulla Luna nel 69: il nome, la carriera, figli, il rapporto con la Terra e Marte
Prima di essere astronauta Aldrin era un pilota di caccia: partecipò a 66 missioni nella guerra in Corea e abbattè due Mig. Come ingegnere al rientro dalla guerra, si iscrisse al MIT di Boston e prese un dottorato in Astronautica.
La curiosità principale è che “Buzz” è in realtà un nomignolo che gli venne dato da bambino quando la sua sorella maggiore per chiamarlo “brother” (fratello), lo storpiò in “buzzer”.
La verità è che il vero nome è Edward Aldrin, ma da allora, per tutti “Buzz”. Tanto che nel 1988 lo fece legalmente riconoscere all’anagrafe come suo primo nome.
Gli aneddoti del post Luna lo hanno caratterizzato. Tre anni dopo essere tornato dalla missione Apollo 11, Buzz rassegnò le dimissioni alla Nasa e l’anno dopo all’aeronautica americana.
Scrisse un libro, “Ritorno alla Terra“, in cui svelò le difficoltà per la dipendenza dall’alcol e ad una forte depressione che lo perseguiterà per anni.
Dopo la missione lunare Aldrin come i colleghi divenne uno dei più famosi del pianeta. Eventi, mostre, incontri, sfilate: ovunque erano degli eroi e non solo nazionali.
Buzz nel libro spiega la fatica a tornare ad una vita normale. Racconta del rapporto con le tre mogli, e altro ancora: dalla massoneria al ritorno all’ombra o, quantomeno, a una vita più tranquilla.
Meno noto di Armstrong, il primo a allunare, Aldrin è sicuramente più famoso di Collins, il terzo astronauta, che non ha mai messo piede sulla luna.
Viene anche ricordato per essere il più bizzarro, coi suoi vestiti dai gusti eccentrici, ma anche per il rapporto intenso e controverso con i figli.
In una tasca della sua tuta spaziale, Aldrin aveva con sé le foto dei suoi figli: gli stessi che ha denunciato un anno fa, dopo che hanno chiesto di interdire il padre per esserne nominati tutori legali.
Oggi Aldrin ha 89 anni e non molla un colpo. Oggi è uno deii principali sostenitori delle missioni su Marte.