A Roma, il PUMS ed il Recovery Fund viaggeranno a braccetto. L’amministrazione capitolina ha chiesto supporto al Governo Conte per la realizzazione nel tempo di prestigiose e indispensabili opere relative alla mobilità nella Capitale.
Si parla di undici miliardi per i trasporti di Roma: il M5s dunque punta proprio al Recovery Fund per disporre dei fondi per i lavori su metro e tram della città.
per il compimento delle opere sulla metro C, per la realizzazione della D e attuare le linee tramviarie indicate nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il Comune pare abbia l’esigenza di ricorrere al sostegno del governo Conte.
Ma cos’è il PUMS? Andiamo a vedere da vicino i dettagli.
Lavori su trasporti di Roma: che cos’è il PUMS, quali sono gli interventi
Le opere per la cui creazione si cerca il supporto del Ministero dei Trasporti, sono previste nel Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. “A fine agosto c’è stata una memoria di giunta che ha trasmesso le proprie idee al Governo nazionale” ha come detto indicato Enrico Stefàno, il presidente della commissione Mobilità. Servirà per ottenere la copertura economica sulla gran parte dei progetti contenuti nel PUMS, “un piano ambizioso e innovativo – ha corroborato Stefàno – con una visione a 10 anni”.
Nel 2019 il Campidoglio ha già ottenuto i fondi per realizzare le funivie di Battistini e Magliana, e le tramvie previste a Togliatti, Tor Vergata e Tiburtina. Sono inoltre state rilasciate risorse per acquistare 50 nuovi tram. Invece, come ha ricordato Roma Servizi per la Mobilità durante la commissione “i progetti in corso, cui presenteremo richiesta a gennaio 2021, sono: TVA (la tramvia Termini Vaticano Aurelio ndr), la tramvia Cavour, i treni per le metropolitane, ed il nuovo deposito sulla Togliatti”.
Non solo. Nel piano, vi sono molte voci relative alla Metro C. Infatti in relazione agli 11 miliardi chiesti per la mobilità attraverso il Recovery Fund, molti saranno legati alle linee metropolitane. “La tratta Venezia-Clodio/Mazzini è già appaltata a Metro C scpa, come sappiamo, quindi potrebbe andare molto spedita” ha ricordato Roma Metropolitane, commentando quello che probabilmente resta il progetto più ambizioso, il prolungamento della metro C.
Allo stato attuale delle cose è terminato il lavoro di scavi sotto i Fori Imperiali. Ma per aprire la fermata di Piazza Venezia servirà ancora parecchio tempo: non è prevista la sua ultimazione neanche per il Giubileo del 2025.
Nello stesso momento per quanto concerne l’ulteriore tratta T1, che prevede una forma di collegamento con la stazione ferroviaria di Tor di Quinto ed i collegamenti con il Parco della Musica, Roma Metropolitane ha reso noto che “abbiamo necessità di ancora un paio di settimane per completare le nostre valutazioni. Lo stesso vale per il vecchio preliminare della linea D”.