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‘Che barba che noia’, come è nato lo storico tormentone di Casa Vianello

‘Che barba che noia’, il tormentone è ormai storico, impossibile non averlo sentito almeno una volta nella vita. La scena era sempre la stessa, immutata negli anni: Raimondo Vianello era nel letto e leggeva la sua Gazzetta dello Sport, al suo fianco la storica moglie, Sandra Mondaini, che stufa della solita scena ogni sera ripeteva come un mantra ‘Che barba che noia, che noia che barba’.

La fine di ogni puntata di Casa Vianello coincideva con il tormentone di Sandra Mondaini, che per 16 anni ha accompagnato ogni nuova stagione di Casa Vianello, una delle sitcom italiane più famose di sempre. Oggi 15 aprile sono 10 anni dalla scomparsa di Raimondo Vianello e Canale 5 ha deciso di riproporre tre puntate di Casa Vianello con annesso tormentone. Ma non tutti sanno come è nata la frase Che barba che noia.

Come è nata Che barba che noia

A svelare il retroscena sulla nascita del tormentone ‘Che barba che noia che noia che barba’ di Sandra Mondaini è stata non molto tempo fa la tata della sitcom, che accompagnava la coppia in quasi tutte le scene. Giorgia Traselli nel corso di una puntata di Pomeriggio 5 ha raccontato: “Era il 1988 e giravamo a Roma, perché la primissima stagione fu girata lì. Sandra e Raimondo discutevano del finale e, pian piano, quello che succedeva nella realtà scivolava nella scena perché loro, nella vita, erano proprio così”.

Dalla vita reale alla fiction, sempre con quel tocco di originalità che ha regalato alla coppia un’aura di immortalità che ancora oggi li rende una delle coppie più affascinanti della storia della televisione italiana. Una Sandra Mondaini annoiata è passata dalla vita reale allo schermo diventando l’autrice di uno dei tormentoni più ripetuti della TV.

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Luigi Base