Quando, a 5 anni dal primo sanguinario attentato (era il 7 gennaio del 2015), qualche mese fa ne hanno celebrato la ricorrenza ripubblicando per l’occasione una serie di vignette su Maometto – come capitò appunto 5 anni prima – gli estremisti islamici gliel’hanno giurata, promettendo un secondo attentato. Ed oggi è accaduto.
Assalto Charlie Hebdo: accoltellati due dipendenti, uno è grave
Un commando, formato forse da 4 uomini, ha infatti fatto irruzione nella tarda mattinata, nella nuova sede di ‘Charlie Hebdo’, l’ormai noto magazine satirico francese, in boulevard Richard Lenoir (che si trova nell’11esimo arrondissement di Parigi), non lontano dagli ex locali. La rapidità dell’azione, e molto probabilmente anche la ‘disorganizzazione’ degli attentatori stavolta ha inciso a favore di quanti si trovano in quel momento all’interno dell’ufficio. Tuttavia come ha poi testimoniato il produttore e co-direttore di Premières Lignes, Lui Hermann, i due assalitori hanno accoltellato due dipendenti – ma non giornalisti – uno dei quali in maniera grave.
Assalto Charlie Hebdo: fermati due sospetti sporchi di sangue
Un’azione fulminea alla quale è però seguita una reazione altrettanto immediata: subito allertati, gli agenti hanno praticamente ‘cementato’ ogni via d’uscita dall’area, ed avvertito le scuole vicine di chiudere bene le porte, facendo in modo che nessun studente potesse uscire.
Una manciata di minuti e, nei pressi dell’Opera Bastille, gli uomini delle forze speciali hanno fermato due uomini con gli abiti sporchi di sangue. Segno inequivocabile del loro coinvolgimento nell’azione.
Assalto a Charlie Hebdo: la solidarietà di Macron e di Castex
Avvertito dell’accaduto, Emmanuel Macron ha voluto seguire “da vicino” ogni accadimento mentre, il premier Jean Castex, ha informato via Twitter che si è “subito diretto in piazza Beauvau per fare il punto della situazione con il ministro dell’Interno”.
Max