Yes, la Champions quest’anno parla inglese. In ogni caso. Il Chelsea batte il Real Madrid e conquista la finale di Istanbul dove ad attenderlo c’è il Manchester City di Guardiola arrivato all’ultimo atto dopo la seconda vittoria sul Psg. Ride Touchel, il primo allenatore della storia a raggiungere una finale di Champions per due anni consecutivi con due squadre diverse.
Non è il primo a riuscirci però da subentrato sulla panchina del Chelsea. L’esempio più fresco è quello di Di Matteo. E tutti sappiamo come è andata a finire, con la prima vittoria Blues della competizione della sua storia. A Madrid gli inglesi passano 2-0, La festa esplode all’85’, quando Mount segna il secondo gol. Da lì in poi è solo attesa.
Il risultato avrebbe potuto essere ancora più rotondo se il Chelsea non avesse sciupato le tante occasioni capitate nella ripresa. Ma ai Blues basta e avanza il 2-0 e quando Orsato fischia tre volte la marea blu si riversa in campo.
“Tutti i sacrifici fatti per arrivare fin qui sono valsi la pena – ha detto Touchel nel post partita – sono molto grato di essere alla guida di questa squadra. Abbiamo offerto una prestazione energica, piena di attitudine positiva. Non abbiamo mai abbassato la testa, siamo rimasti positivi anche dopo le occasioni sbagliate. Ma il lavoro non è finito: abbiamo due finali da vincere”.
Il Chelsea ha già battuto il City in campionato, la sfida si ripete: “Ci dà fiducia per il futuro. Il Manchester City è il benchmark, e per diminuire il gap servono grandi prestazioni. Vincere aumenta la fiducia, è il massimo che puoi affrontare. Arriveremo con fiducia e positività a Istanbul, speriamo anche senza infortuni, per vincere e non per partecipare”.