Il Cholo Simeone tornerà a Milano, ma per disputare la finale di Champions. LAtletico Madrid, sconfitto allAllianz Arena per 2-1, si qualifica grazie al goal segnato in casa e al goal siglato in terra bavarese (visto che in caso di parità di goal passa chi segna fuoricasa ndr). Dopo la favola del Leicester che batte i potenti con i soldi, cè il piccolo miracolo dellAtletico, super milionario rispetto alla realtà inglese, ma povero se confrontato con i blasonati del calcio. I Colchoneros, senza giocare un grande calcio, si qualificano grazie a pressing, sacrificio, ottima difesa (tolte le sfortunate ingenuità del giovane Gimenez ndr) e contropiede. Eliminati, davanti il proprio pubblico, i giganti del Bayern, usciti comunque tra gli applausi. Il primo tempo è un monologo bavarese, lAtletico non riesce a superare il centrocampo. Al 31, Alonso porta in vantaggio i padroni di casa su calcio di punizione, complice la sfortunata deviazione di Gimenez, posizionato in barriera. Passano 3 minuti e il Bayern ha la possibilità di raddoppiare su calcio di rigore, anche qui su ingenuità del difensore Gimenez, che paga i 23 anni e la poca esperienza. Sul discetto va Muller, che però si fa respingere il rigore da un super Oblak. Inizia la ripresa come è finita la prima frazione: Bayern in attacco e Atletico in difesa. Ma al 54, i Colchoneros, con una veloce ripartenza sullasse Torres-Griezmann, siglano il goal decisivo per la qualificazione: El Nino lancia lattaccante a tu per tu con Neuer e lo infila sul primo palo: 1-1. Il Bayern, a questo punto per qualificarsi, deve segnare altri 2 goal e quindi si riversa completamente in attacco, lasciando spazio alle ripartenze. Al 74, su sponda di Vidal, Lewandowski segna il 2-1. LAllianz diventa una bolgia, ma all84, larbitro Cakir, regala un rigore allAtletico, che ha la possibilità di chiudere definitivamente il match: sul dischetto si presenta Torres, ma anche questa volta il tiro viene respinto da, stavolta, un super Neuer. Gli ultimi 10 minuti sono di una sofferenza immane per gli spagnoli, ma alla fine portano a casa la partita, qualificandosi in finale. Finale che potrebbe ripetersi con il derby della rivincita, ma la palla passa dunque al Real di Zizou e CR7, che stasera, al Bernabeu, si giocheranno la possibilità di raggiungere i cugini/rivali nella suggestiva finale. I galacticos, complice lo 0-0 dellandata, dovranno stare attenti a non subire goal. Torna Cristiano Ronaldo, fuori allandata per infortunio. Zidane, in conferenza ha caricato la squadra: Siamo in un buon momento ma finora non abbiamo vinto niente, sappiamo che sarà molto complicato e se non ci qualificheremo per la finale sarà un fallimento. Sarà più complicato rispetto all’andata, ma ne siamo consapevoli e ci prepareremo a giocare come al solito, rispettando l’avversario che ha ottimi giocatori, soprattutto in attacco. Non sarà come col Wolfsburg, sarà diverso e non possiamo pensare di segnare 2 gol in 15 minuti. Ci dovremo preparare per questo. Vogliamo davvero finire la stagione molto bene e siamo in grado di ottenere qualcosa di importante perché questi giocatori lo meritano”. Non andrà a fare una scampagnata la squadra di Pellegrini, dopo aver raggiunto una storica semifinale, il City vuole stupire e continuare a sognare. Lattacco è affidato al pupillo, Sergio Aguero. Conosce bene le difficoltà della partita Pellegrini, ma ci crede e invita anche i suoi uomini a farlo. L’idea è quella di lavorare come lo facciamo ogni giorno. All’andata non fu una gran giornata, ma domani cercheremo di tenere il possesso palla e di attaccare per entrare nella storia. Le tre stagioni che abbiamo giocato la Champions League lo abbiamo fatto molto bene. L’ultima stagione dovevamo vincere a Roma, e lo abbiamo fatto. Nei quarti, una buon partita contro il PSG. Continuiamo a giocare come stiamo già facendo. La pressione, qui, è alta, ma abbiamo le capacità, ed il gioco, per vincere. Come fermare Ronaldo? Cristiano è diverso, segna tanti gol, ma credo che il Real Madrid non sia solo Cristiano. Hanno altre opzioni di gioco. Dobbiamo lottare contro una squadra, in difesa ed in attacco, non solo contro Cristiano, conclude infine.
Damiano Tamanti