Dan Friedkin sarà presto il nuovo presidente della Roma. La trattativa per la cessione della società giallorossa ha subito un’accelerata decisiva nelle ultime ore: Pallotta si è deciso a vendere il club, anche a condizioni economiche meno favorevoli di quelle ipotizzate prima della pandemia. L’interlocutore è sempre stato lo stesso, sono cambiati tempi e modi. E soprattutto le cifre.
Friedkin, infatti, è stato l’unico realmente interessato all’acquisto della Roma, ossia l’unico che ha messo sul tavolo una cifra importante, e non solo l’idea di un acquisto. Così la trattativa che va avanti ormai da 12 mesi tra ali e bassi, sta arrivando alla conclusione positiva. L’ufficialità arriverà nelle prossime 4-5 settimane, non oltre i due mesi. Intanto è stato trovato un accordo preliminare.
L’anticamera del passaggio di proprietà è l’ultimo tassello mancante di un accordo che ha rischiato seriamente di saltare. È successo subito dopo la fine del lockdown, quando Friedkin, dopo gli iniziali 700 milioni offerti, si è ripresentato con una proposta decisamente inferiore: 450 milioni più 80 di ricapitalizzazione.
Un’offerta che ha inizialmente trovare la netta opposizione di Pallotta, tanto che il presidente giallorosso aveva espresso il suo dissenso pubblicamente attraverso un comunicato. Le necessità di risanare il bilancio e l’urgenza di liquidità hanno però fatto tornare Pallotta sui suoi passi, ora convinto ad accettare l’offerta di Friedkin. La Roma cambia proprietario: ora è questione di settimane.