Cesare Battisti, emanato l’ordine di cattura

    ll giudice del Supremo tribunale federale (Stf) Luis Fux ha emesso il mandato di cattura per Cesare Battisti, l’ex esponente dei Pac di cui l’Italia chiede il rimpatrio affinchè sconti l’ergastolo. La notizia su Cesare Battisti è stata resa pubblica dalla tv brasiliana Globo che ha annunciato. Cesare Battisti vive in libertà in Brasile dal 2010, quando ha ottenuto la possibilità dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva di soggiornare nel Paese. Nella scelta, è stato evidenziato che il presidente in carica della Repubblica Jair Bolsonaro ha il diritto di rivedere la decisione di Lula e stabilire se Battisti può rimanere in Brasile o essere rimpatriato in Italia, dove ha un ergastolo da scontare. L’arresto di Cesare Battisti era stato invocato dalla procuratrice generale, Raquel Dodge, per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”, secondo una nota emanata dalla stessa Procura. Effettivamente, il giudice Fux ha cancellato così una misura a vantaggio di Battisti, che lui stesso aveva ordinato un anno fa. Secondo Globo, la richiesta di cattura avrà effetto immediato. Dopo una probabile decisione sull’estradizione, Battisti potrà ricorrere in appello alla Corte Suprema. Ascoltato dall’Ansa l’avvocato di Battisti, Igor Tamasauskas, non rilascia dichiarazioni: “Non ho avuto accesso alla decisione del giudice, l’ho saputo dai media, non posso commentare”. Il lungo faccia a faccia tra Italia e Brasile sulla sorte di Battisti è tornato attuale con l’elezione del nuovo presidente: Bolsonaro, controbattendo al messaggio di complimenti di Matteo Salvini, aveva dato la sua parola che presto Battisti sarebbe stato riportato in Patria. “Come ho già detto – aveva cinguettato Bolsonaro – riaffermo il mio impegno a estradare immediatamente il terrorista Cesare Battisti, amato dalla sinistra brasiliana, in caso di vittoria alle elezioni. Dimostreremo al mondo il nostro totale ripudio e impegno a combattere il terrorismo. Il Brasile merita rispetto”.