”Non c’è alternativa per l’Ucraina se non la vittoria. Non c’è alternativa se non l’Ucraina nella Nato”. Niente da fare, ormai il presidente ucraino è praticamente ‘sintonizzato’ sulla guerra ad oltranza (che paghiamo noi) e dunque, di alternative diplomatiche o cenni di tregua, non se parla proprio più.
E la cosa che onestamente irrita, è l’assenso da parte dell’Europa che, piuttosto che porre fine a questa strage di persone, e di danni incalcolabili per quel che comporterà la ‘ricostruzione’ dell’Ucraina, avalla puntualmente le belliche dichiarazioni di Zelensky con tanto di standing ovation. Una situazione ormai collaudata, come quella andata in scena oggi a Monaco di Baviera dove, in video-collegamento, davanti ai principali leader, il numero di Kiev ha rimarcato che ”L’Ucraina sarà presto nella Nato per poter arginare la Russia”.
‘‘La determinazione non è mai astratta. Davide ha sconfitto Golia non con il potere della conversazione, ma con le sue azioni, il suo coraggio e la sua fionda. Il coraggio lo abbiamo, la fionda ci renderà più forti”, ha aggiunto. E rivolgendosi ai presenti ha detto ”voi siete i Davide del mondo libero. gloria a tutti quelli che sono al fronte”. Ora, ha proseguito il premier addirittura proposto al ‘Nobel per la pace’: ”E’ il momento, per l’Ucraina, di essere parte integrante dell’Unione europea. La maggior parte degli europei sostengono la nostra membership, abbiamo già ottenuto lo status di Paese candidato. Ci stiamo preparando per iniziare con i negoziati e siamo già allineati con economia, logistica ed energia europea”.
Quindi, tanto per cambiare, ecco l’immancabile richiesta di mezzi ed armi che, ha precisato Zelensky, debbono arrivare in Ucraina il prima possibile, “perché la vita delle persone dipende da questa velocità“. E per ‘diversificare’ la richiesta, stavolta il presidente ucraino ha anche motivato tale urgenza perché, mentre si discute sull’invio di mezzi ed armi, nel frattempo Mosca sta già iniziando la manovra di “strangolamento della Moldavia”.
Zelensky ha poi concluso il suo intervento ribadendo che, “Più la Ue trascina i negoziati sull’allargamento, più distruttive ed aggressive diventano le politiche della Russia”, e dal canto suo, Zelensky ha assicurato nuovamente che – con il consenso giunto da tutti i paesi membri – l’ingresso di Kiev in Ue prossimo perché è già “unita all’economia, logistica ed energia europea“.
Max