“Cercasi scambisti”, la scritta è eloquente e il messaggio misterioso. Una combinazione che ha accesso la curiosità di migliaia di romani che per settimane si sono chiesti cosa volessero dire quei cartelloni che hanno invaso la Capitale. Dietro a tutto, come era lecito aspettarsi, c’è una grande mossa di marketing. Nessun riferimento a sesso o reali scambi di coppia a cui inizialmente si poteva pensare facessero riferimento i cartelloni pubblicitari.
Dietro alla geniale trovata pubblicitaria non c’è nemmeno il nuovo album della cantante italiana Ginny Vee, a cui inizialmente era stato attribuito l’ingegnoso piano di marketing, ma una nuova startup dedicata alla mobilità. Nessuno scambio di coppia, ma semplicemente di macchine.
La startup aiuterà gli utenti a trovare la macchina adatta ai propri interessi. Si potrà quindi scegliere una vettura per spostamenti rapidi o per lunghi tragitti, pagando solo per l’uso che se ne fa. Sarà infatti possibile trovare un’auto nel momento del bisogno o affittare la propria.
Il funzionamento è simile a quello del car sharing, ma sarà in questo caso possibile affittare una vettura per un periodo anche molto più lungo, da un’ora a 29 giorni su tutto il territorio nazionale. Nessun limite quindi, basta che l’auto venga riportata al legittimo proprietario entro la data stabilita sul contratto. Mistero risolto quindi: gli scambisti a cui fanno riferimento i cartelloni pubblicitari saranno gli utenti vogliosi di scambiare la propria auto.