”Siamo destinati a governare insieme, vogliono dividerci ma siamo e restiamo compatti…”. Qualcuno l’ha ribattezzata la ‘pax di Spinaceto’. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si ritrovano nella periferia romana di Tor dei Cenci per chiudere insieme la campagna elettorale di Enrico Michetti dopo il comizio unitario di ieri ‘saltato’ a Milano, l’ultimo autogoal di un centrodestra in crisi di nervi. Prima di sedersi allo stesso tavolo insieme a Antonio Tajani e Lorenzo Cesa per la conferenza stampa, il numero uno di via Bellerio e la presidente di Fdi si abbracciano a favore di telecamere davanti a un murales scrostato e scattano selfie, sorridenti. Il ‘Capitano’, per dare maggiore forza alla loro volontà di buttare ogni polemica, addirittura solleva in aria l’alleata, come fece Guido Crosetto che nel 2012 prese in braccio l’ex ministro della Gioventù, copiando lo storico gesto di Roberto Benigni con Enrico Berlinguer. “E’ affetto politico”, scherza il ‘Capitano’, rispondendo alla battuta di un fotografo (“A Mattè, nun ce provà”).
Meloni raccoglie con una battuta: “Oggi ci siamo incontrati… non ci sono aerei, treni… a separarci”. Salvini insiste e si rivolge a Tajani che guarda la scena: “Le cose a tre più tardi, per ora facciamo una cosa a due”. Ed è proprio il coordinatore nazionale azzurro a iniziare il briefing della riconciliazione, o tregua armata, secondo i più maliziosi, dettata dall’opportunità politica del momento. ”Vai, vai tu…”, dice Salvini dando il suo via libera a parlare per primo all’esponente forzista. ”Dobbiamo parlare di giornalisti divisi se mai”, esordisce Tajani, guardando la stampa accalcarsi, per poi mettere subito in chiaro: ” Questa iniziativa dimostra che il centrodestra, checché ne dica qualcuno e speri qualcun altro, è unito intorno a un unico candidato sindaco, Michetti non è un sindaco radical chic, ma di tutti i romani…'”.
I tre leader lo ripetono come un mantra: ”siamo uniti”. ”In questa campagna elettorale -sottolinea Meloni- ho visto cose strane, nella piazza e tra la gente c’era un entusiasmo straordinario, poi leggi i giornali e i sondaggi, vedi la tv c’è un’altra Italia, ma i cittadini non si fanno fregare più, la sinistra ha strumentalizzato su nostre presunte divisioni, siamo una coalizione compatta”. Le fa eco il leader della Lega, che rivendica lo spirito di ‘squadra’: ”E’ bello chiudere insieme, non in un salotto circondato da benpensanti, ma insieme agli amici con cui governeremo questo Paese nei prossimi anni, perché questa è la squadra che vincerà le elezioni quando si tornerà alle elezioni…Quindi, si rassegnino…”.
“La vita vera sconfigge la fantasia, non capisco la gente che parla di divisioni”, dice Salvini che promette: ”Il centrodestra accompagnerà il Paese nei prossimi anni”. Poi va all’attacco del centrosinistra: ”Pd e Cinque Stelle hanno già fatto l’accordo, stanno già trattando sottobanco su assessori, municipi, presidenze. Noi -avverte- non tratteremo sottobanco con nessuno, questi siamo e con questa squadra governeremo”. E ancora: ”Io la battaglia la vinco in campo, non negli spogliatoi corrompendo l’arbitro…”.
Seduta a fianco di Salvini, Meloni tira la volata finale al ‘suo’ candidato Michetti, che annuisce: ”’Ti saremo al fianco fino alla fine, io credo che ci siano tutti gli elementi per fare un ottimo risultato al primo turno e per vincere al secondo. Noi vogliamo una città dove non ci siano cittadini di serie A e B. Abbiamo -insiste- tutte le carte in regola non solo per arrivare al ballottaggio ma anche per vincere. A differenza della sinistra, la coalizione è compatta, vogliono dividerci perché non hanno argomenti solidi da far valere”. Ostenta ottimismo pure Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, presente all’incontro: ”Sono sicuro che vinceremo a Roma, Enrico ha molti consensi”.
C’è anche la nota di colore ‘regalata’ dal solito Vittorio Sgarbi che irrompe durante la conferenza stampa e abbraccia da dietro il tavolo Salvini. “Ecco ora scoppia il casino…”, ride l’ex ministro dell’Interno. Poi il critico d’arte saluta anche Meloni e incassa l’investitura del leader del Carroccio: ”Salutiamo il prossimo assessore alla cultura di Roma”. Al termine dell’iniziativa unitaria Salvini posta la sua soddisfazione (“Vinciamo e cambiamo l’Italia!”) pubblicando anche il selfie con la presidente di Fdi, lo scatto di questa mattina a Spinaceto, che sancisce la pace tra i due e all’interno della coalizione, almeno per ora.