(Adnkronos) – “Insieme a te, Roberto abbiamo sognato e desiderato l’impossibile. La casa di Nemo Ancona è la tua casa”. Questa la dedica alla memoria di Roberto Frullini che da oggi è posta all’ingresso del Centro Clinico Nemo di Ancona, al quinto piano dell’Aou delle Marche di Torrette. Scomparso improvvisamente lo scorso 10 dicembre – ricorda una nota – Frullini si è confrontato con la disabilità sin dall’età di 3 anni, condizione che ha determinato la sua battaglia per una sanità capace di rispondere adeguatamente alla complessità dei bisogni delle patologie neuromuscolari. Instancabile costruttore del bene comune, il suo sogno di cura è diventato realtà nella primavera del 2022.
I numeri dei primi nove mesi di attività di Nemo Ancona ne confermano il bisogno: 1.436 prestazioni ambulatoriali, 151 tra ricoveri e day hospital, 337 i pazienti presi in carico in questi primi mesi, di cui 87 fuori dal territorio regionale. Un progetto – prosegue la nota – efficace anche nel ridurre l’indice di mobilità passiva regionale su queste patologie e che registra ad oggi nel 26% dei casi tra i pazienti presi in carico, la percentuale di coloro che sono tornati a curarsi sul territorio. Tutte prestazioni gratuite per i pazienti perché a carico del Sistema sanitario regionale. “Frullini ha rappresentato un punto di riferimento sul territorio per la nostra comunità – dichiara Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici Nemo –. Tante sono state le sfide che negli anni abbiamo affrontato insieme. Ecco perché condividere l’attività dei primi mesi del Nemo Ancona significa prima di tutto raccontare l’opera per la quale Roberto ha speso la sua vita. Insieme a lui abbiamo sognato in grande e oggi, nel suo ricordo, non possiamo che continuare il nostro impegno per dare forza a quell’alleanza nata dal desiderio di bene che unisce il nostro agire.
Portavoce delle associazioni dei pazienti – aggiunge la nota – Roberto Frullini è sempre stato convinto che fosse possibile integrare le risorse, il know-how e l’esperienza di Fondazione Serena onlus, l’ente che dal 2008 è gestore dei Centri Nemo, con la mission e la competenza della sanità marchigiana. E se quindici anni fa poteva sembrare da visionari immaginare una co-progettazione tra il pubblico e il privato sociale, oggi – con i suoi 12 posti letto per la degenza, 2 per i day hospital, 2 ambulatori specialistici, 1 palestra, 2 sale relax ed un tasso di saturazione media dei ricoveri del 95% – il centro anconetano è testimonianza di come questa alleanza sia possibile e generativa.
“Strenuo difensore dei diritti del mondo della disabilità – ricorda l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – Roberto si è sempre battuto con capacità, intelligenza e leggerezza. La sua scomparsa a dicembre scorso è stata una grande perdita. Tra le sue battaglie c’è stata la nascita del Centro Nemo a Torrette per cui questa intitolazione mi sembra quanto mai opportuna”. Il Centro Nemo di Ancona ha un’équipe di 34 professionisti, guidati dal direttore clinico Michela Coccia; 14 le figure mediche e sanitarie presenti in reparto e attraverso le quali viene offerto un approccio di cura omniservice e multidisciplinare, in stretta sinergia con l’esperienza dell’Aou delle Marche.
“Ospitare il Centro Nemo all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche per noi è motivo di orgoglio – sottolinea il direttore generale Marco Armando Gozzini -. Orgoglio che nasce dalla storia stessa del Centro, dalla qualità delle attività erogate, dalla sua professionalità e dalla carica umana che lo caratterizza. Oggi c’è un’ulteriore ragione per dare un senso altissimo alla giornata: ricordare Roberto Frullini, una persona la cui generosità ha prodotto risultati straordinari per i pazienti affetti da malattie neuromuscolari e per le loro famiglie. Fra questi risultati c’è sicuramente questo Centro, che Roberto ha fortemente voluto”.
“Ci ha lasciato una grande eredità ma soprattutto ha dimostrato che l’impegno e la tenacia vincono sempre – afferma Mauro Silvestrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche -. Oggi abbiamo un centro in grado di prendersi cura dei pazienti e di sviluppare progetti di ricerca in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e con la nostra Azienda Ospedaliero Universitaria, rivolti a dare ai pazienti migliori opportunità per la gestione della loro malattia”. Il Centro Clinico Nemo – conclude la nota – è in prima linea nella ricerca scientifica: 28 i pazienti che ad oggi hanno avuto accesso ai nuovi trattamenti di cura approvati per la Sma e al trattamento in fase sperimentale per la Sla. Per ciascuno di loro, sono pensati percorsi e progetti riabilitativi mirati e ad alta specializzazione. Alla cerimonia erano presenti le delegazioni di Aisla, Uildm, Famiglie Sma e Telethon, insieme a Fondazione Paladini, di cui Frullini era presidente.