Negli ultimi vent’anni, l’Italia ha visto una significativa crescita del numero di bambini nati da almeno un genitore di origine straniera. Dal 2003 a oggi, 1.881.180 figli di coppie miste o formate da almeno un genitore straniero sono venuti al mondo, rappresentando il 17,7% delle nascite totali. Solo nel 2023, i neonati con almeno un genitore di origini straniere hanno raggiunto quota 82.216, pari al 20,9% delle nascite. Questo significa che attualmente un bambino su cinque in Italia ha un background migratorio. La presenza sempre più rilevante delle seconde generazioni non solo cambia il panorama demografico italiano, ma anche quello culturale e scolastico.
Aggiornamento ore 11
La crescente presenza di giovani di origine straniera nelle scuole italiane è un fenomeno che riflette i cambiamenti demografici del Paese. Nell’anno scolastico 2023-2024, risultavano iscritti 931.323 alunni stranieri, rappresentando l’11,6% degli iscritti totali. Il fenomeno è particolarmente evidente nelle scuole primarie e dell’infanzia, dove la percentuale di studenti stranieri sale rispettivamente al 13,7% e al 12,7%. Questi dati indicano che le seconde generazioni non sono più un fenomeno marginale, ma parte integrante della comunità scolastica. Tuttavia, l’integrazione non si limita solo ai numeri: si tratta di una questione che tocca la formazione, l’inclusione sociale e le dinamiche interculturali.
Aggiornamento ore 12
Il Censis, con il suo “Primo Quaderno sui nuovi italiani”, ha avviato un’importante iniziativa di ricerca per approfondire il fenomeno delle seconde generazioni. Questa indagine punta a comprendere meglio la realtà dei giovani nati o cresciuti in Italia da genitori con un passato migratorio. Il progetto mira a fare luce su un segmento della popolazione che, sebbene numericamente rilevante, spesso rimane invisibile nei dibattiti pubblici e nelle politiche sociali. L’obiettivo è colmare il vuoto di conoscenza su questa minoranza silenziosa e capire come la loro presenza influisca non solo sul sistema educativo, ma anche sul tessuto sociale e culturale del Paese.
Aggiornamento ore 13