Un recente studio pubblicato sul ‘Canadian Journal of Cardiology’ suggerisce che l’uso regolare del cellulare potrebbe essere associato a un maggiore rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, specialmente in individui già predisposti, come fumatori e persone affette da diabete. La ricerca evidenzia come fattori come il sonno disturbato, il disagio psicologico e il nevroticismo possano contribuire a questo rischio. Lo studio ha coinvolto oltre 444.000 persone e sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per comprendere pienamente l’impatto dei cellulari sulla salute del cuore.
Lo studio condotto da un team di scienziati del Nanfang Hospital, Southern Medical University di Guangzhou, ha esplorato l’eventuale legame tra l’uso regolare del cellulare e l’insorgenza di malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 444.000 partecipanti provenienti dalla UK Biobank, senza precedenti di malattie cardiovascolari, che hanno auto-riferito la frequenza di utilizzo del telefono cellulare tra il 2006 e il 2010. Durante un follow-up mediano di 12,3 anni, è stata osservata una significativa associazione tra l’uso costante del cellulare e un maggiore rischio di ictus, coronaropatia, fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca.
Aggiornamento ore 7,30
Gli scienziati hanno ipotizzato che il cattivo sonno, il disagio psicologico e il nevroticismo potrebbero essere i principali meccanismi attraverso i quali l’uso del cellulare influirebbe negativamente sulla salute cardiovascolare. Secondo i ricercatori, l’uso prolungato del cellulare, soprattutto di notte, potrebbe interferire con il ritmo circadiano, causando disturbi endocrini e metabolici. Inoltre, l’esposizione cronica alle radiazioni a radiofrequenza emesse dai cellulari potrebbe portare a stress ossidativo e risposte infiammatorie, contribuendo all’aumento del rischio di malattie cardiache, soprattutto in soggetti con abitudini poco salutari come il fumo e il diabete.
Aggiornamento ore 8
Nonostante i risultati ottenuti, gli autori e altri esperti sottolineano che lo studio presenta alcuni limiti, principalmente legati al periodo di raccolta dei dati, che risale a un’epoca in cui gli smartphone moderni non erano ancora diffusi. Questi dispositivi, utilizzati oggi per una varietà di attività come l’intrattenimento e la comunicazione sui social, potrebbero avere un impatto diverso sulla salute rispetto ai telefoni cellulari di vecchia generazione. Pertanto, la generalizzabilità dei risultati e la loro rilevanza attuale necessitano di ulteriori approfondimenti.
In attesa di ulteriori studi che confermino o smentiscano l’associazione tra uso del cellulare e rischio cardiovascolare, gli esperti consigliano di adottare abitudini responsabili nell’uso di questi dispositivi. Limitare il tempo passato al cellulare, soprattutto in attività non necessarie come il ‘doom-scrolling’, potrebbe rappresentare un passo importante verso la prevenzione di potenziali rischi per il cuore.
Aggiornamento ore 8,30