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Cellino contro la ripresa del campionato: “Non schiero il Brescia”

Tra i tanti dilemmi che assillano il paese in questi giorni c’è anche quello legato al calcio. La Serie A riprende o no? Il quesito è un rebus per cui nessuno ha la risposta. Tutto dipenderà dall’andamento del virus, ma dai piani alti spingono per riprendere i campionati e portare così a termine la stagione. Interrompere a metà equivale a perdere milioni e milioni di euro.

La Uefa si è espressa in questo senso ed auspica una ripresa delle attività, in modo da portare a conclusione la stagione. Una decisione che sta portando anche a diversi contrasti, anche in Italia. Il presidente del Brescia Cellino, ad esempio, non ha usato mezzi termini per definire ‘senza senso’ la conclusione della stagione attuale.

“Non giocheremo per rispetto alla città di Brescia”

Così il presidente Cellino, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha dichiarato la sua volontà di non riprendere il campionato: “Questa stagione non ha più senso. Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c’è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all’attività è una pura follia”.

Ancora: “Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più. Il mio discorso si basa innanzitutto su due pilastri: il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sarà decisiva per ripartire. La Uefa non può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide l’Uefa, decide l’Italia”, ha concluso il presidente del Brescia.