“In Europa, le Banche pubbliche di sviluppo saranno chiamate a essere partner per la realizzazione del piano Next Generation Eu, un’opportunità da non perdere; questa iniziativa da 750 miliardi di euro è finalizzata a rafforzare le nostre economie erogando un aiuto finanziario per progetti cruciali orientati al futuro, destinando risorse fisse tra la green economy e la transizione digitale”. E’ il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, nel suo intervento di apertura a ‘Finance in common’ il summit globale delle banche pubbliche di sviluppo, a delineare così la funzione di queste istituzioni.
“Operando in oltre 150 paesi e movimentando il 10% degli investimenti mondiali, le oltre 500 Banche pubbliche di sviluppo presenti a livello nazionale, regionale, internazionale e multilaterale si trovano in una posizione unica”, ha spiegato, per raggiungere l’obiettivo di una crescita equa e sostenibile dopo la fase di crisi conseguita alla pandemia.
“L’Italia sarà il primo paese destinatario dei fondi del NgEu in termini assoluti, con circa 205 miliardi di euro che andranno a finanziare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A ciò si aggiungeranno altri 30 miliardi di euro provenienti da risorse nazionali. Per facilitare la realizzazione del piano, Cassa Depositi e Prestiti promuoverà collaborazioni tra stakeholder europei e nazionali, tra cui le altre Banche pubbliche di sviluppo, ben rappresentate qui oggi”, ha detto il presidente di Cdp.