CdM, revocato incarico a Siri, Conte spiega

    Tensione altissima in seno al governo tra le due componenti, Lega da una parte e M5S dall’altra nel corso del CdM. Il Consiglio dei Ministri in corso ha revocato l’incarico a Siri dopo le tante polemiche degli ultimi giorni e delle ultime ore. Di conseguenze il presidente del Consiglio Giuseppe Conte andrà a presentare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la soluzione intrapresa dal Consiglio dei Ministri circa la revoca dell’incarico di sottosegretario ad Armando Siri.

    CdM, revocato incarico a Siri, Conte spiega e andrà da Mattarella per presentare la proposta.

    E’ il verdetto della tanto attesa seduta del Consiglio dei ministri: è stato dunque ufficialmente revocato l’incarico di sottosegretario a Armando Siri, anche se per la esecuzione formale della decisione si attende il decreto del presidente della Repubblica.  L’odierno consiglio dei ministri è andato dunque in scena portando in porto ciò che in molti si auspicavano e il tutto tramite una “discussione civile e pacata”. La Lega ha partecipato con i ministri Bongiorno e Salvini, confermando di nutrire piena fiducia nel premier pur confermando la totale difesa nei riguardi del sottosegretario Armando Siri “innocente fino a prova contraria come tutti i 60 milioni di Italiani”, affermano. In ogni caso, il premier Conte ha spiegato i dettagli, in Consiglio dei ministri, dei totali motivi che gli hanno consigliato di puntare sulla necessità di chiedere la revoca dell’incarico di sottosegretario ad Armando Siri. Dopo l’intervento del presidente del Consiglio, la discussione tra i ministri di Lega e M5S si è accesa: a partire dal ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, che aveva parlato della propria contrariarietà alle dimissioni, la discussione è stata affrontata da tutti i ministri del Consiglio dei Ministri, iniziando dai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Dal punto di vista formale l’ufficialità avverrà con un decreto della Presidenza della Repubblica, su proposta del premier e del ministro competente, nello specifico Danilo Toninelli il quale ha già ritirato le deleghe a Siri.