CRONACA ITALIA

Catania, sequestrati 58 Kg di pesce in ristoranti

Durante i controlli in tre ristoranti di pesce nel centro di Catania, i carabinieri hanno sequestrato 58 kg di prodotti ittici congelati spacciati per freschi. Le indagini hanno rivelato gravi violazioni igienico-sanitarie, inclusa la presenza di blatte. I titolari dei locali sono stati denunciati per frode alimentare e violazioni nel mantenimento della “catena del freddo”. Gli alimenti sequestrati, per un valore di circa 1.500 euro, sono stati distrutti. Le sanzioni complessive ammontano a quasi 50.000 euro. Le autorità hanno richiesto la sospensione delle attività fino a quando non verranno sanate le carenze rilevate.

I carabinieri della Compagnia di Piazza Dante e i militari del NAS di Catania hanno scoperto tre ristoranti coinvolti in frodi alimentari e gravi violazioni igienico-sanitarie nel centro di Catania, nella zona della “pescheria”. Nel primo ristorante ispezionato, le autorità hanno rilevato che i prodotti ittici congelati venivano venduti come freschi, senza indicazioni adeguate nel menu. Le tabelle relative alle temperature di conservazione non erano state compilate correttamente e le procedure di congelamento avvenivano con attrezzature non idonee. In totale, sono stati sequestrati 40 kg di pesce.

Aggiornamento ore 14

Nel secondo ristorante controllato, il titolare, un 59enne, è stato denunciato per frode alimentare, poiché serviva pesce decongelato ai clienti come se fosse fresco. Anche in questo caso, sono state rilevate irregolarità nella gestione del congelamento degli alimenti. Il terzo locale ispezionato ha mostrato gravi carenze igienico-sanitarie, con la presenza di blatte e altri insetti all’interno del laboratorio. Sono stati sequestrati e distrutti 18 kg di pesce, privi di tracciabilità, e il titolare, un 47enne catanese, è stato diffidato dal proseguire l’attività fino a quando non verranno sanate le violazioni.

Aggiornamento ore 15

Le irregolarità riscontrate nei tre ristoranti hanno portato all’emissione di sanzioni per un totale di quasi 50.000 euro. Gli alimenti sequestrati, del valore complessivo di circa 1.500 euro, sono stati distrutti. Inoltre, il locale in cui veniva stoccato il pesce non risultava idoneo a tale scopo. Le autorità hanno chiesto provvedimenti sospensivi fino a quando le carenze non saranno risolte, mettendo in luce la necessità di rigorosi controlli per garantire la sicurezza alimentare.

Aggiornamento ore 16