E stato ribadito più volte, ed urge ripeterlo allinfinito: se da un lato luso dei social può essere divertente ed interessante, dallaltro, se frequentato con sufficienza, può riserbare sorprese spiacevoli. Senza addentrarci nella più cruenta cronaca nera, nella lista di quanti scottati da un uso leggero dei social, gli adolescenti occupano senzaltro la top ten degli incidenti telematici. E stavolta cè davvero mancato poco che uno stupido gioco tra ragazzi si trasformasse nellennesima tragedia. Una 17enne catanese fa amicizia con un 19enne di Cosenza. Chiacchiere, scherzi, battute, fino a quando, nel tempo, il rapporto diviene sempre più confidenziale. La ragazza, così come spesso capitata in questa sorta di realtà virtuale che ormai determina e disciplina anche i rapporti intimi, accetta di inviargli una sua foto intima. E qui accade limpensabile: il giovane cosentino inizia a tempestare la giovane affinché gliene invii altre, e quando lei imbarazzata rifiuta, scatta il classico ricatto: “Se me ne mandi altri non lo metto in rete”. La giovane terrorizzata, dopo aver a sua volta informato il 19enne che si sarebbe suicidata se lui lavesse fatto, blocca il rapporto online. Ma evidentemente il terrore lassale e fortunatamente a casa i suoi notano che qualcosa non va: il suo turbamento è fin troppo palese. Il padre della 17enne riesce finalmente a vincere limbarazzo della figlia che le racconta laccaduto. Luomo si precipita così a denunciare laccaduto. A seguito di immediate indagini (vista anche la giovane età della ragazza), gli uomini della Polpost catanese, riescono così in breve tempo ad identificare e raggiungere l’autore delle minacce. Gli investigatori hanno sequestrato lo smartphone e denunciato il 19enne.
M.