Dopo aver concorso a moltiplicare i messaggi di cordoglio, ora l’attenzione internazionale conta l’appello di quanti si recheranno a Santiago de Cuba, dove sono previsti i funerali di Fidel Castro. ‘Un’occasione’, tra le righe, per ‘decifrare’ soprattutto le trame che andranno ad intrecciarsi nell’ambito dei rapporti che segnerà il nuovo corso della politica cubana. Al momento ‘pesa’ l’assenza degli Stati Uniti in quanto non vi prenderanno parte né il presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama, né il vicepresidente Joe Biden. Lo ha reso noto attraverso un comunicato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, aggiungendo tuttavia che in un successivo comunicato sarà valutata l’ipotesi di inviare in rappresentanza una delegazione statunitense. Trump dal canto suo aveva subito dichiarato che non sarebbe intervenuto alle esequie, circostanza che sembra aver causato notevole imbarazzo al Cremlino dove, forte della stima attestatagli dal neo presidente Usa, evitando situazioni di ‘confusione diplomatica’ Putin potrebbe anche decidere di non partecipare in prima persona. Sul fronte europeo, per la Francia, sarà Ségolène Royal,  ministro dell’Ecologia francese e numero tre del governo di Parigi, a presenziare domenica prossima a Santiago de Cuba.  Questo perché il presidente Hollande nel fine settimana deve onorare una visita pre-concordata negli Emirati Arabi Uniti per una conferenza internazionale sulla protezione del patrimonio culturale. A rappresentare il governo francese alle esequie del ‘Lider Maximo’, anche dall’inviato personale di François Hollande, Jean-Pierre Bel, inviato per l’America Latina ed ex presidente del Senato che sarà sul posto già oggi. Anche l’Italia, nel giorno dove protagonista assoluto sarà il referendum, sarà presente, attraverso la presenza del vice ministro degli Esteri Mario Giro, con delega ai rapporti con l’America Latina.

M.