Dopo indagini durate diversi mesi, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno fatto piena luce su un giro di squillo ideato e gestito da cittadini di nazionalità cinese, favoriti dalla copertura di due donne italiane – una di Velletri e laltra di Roma che hanno posto a disposizione del sodalizio la propria licenza di esercizio dellattività di estetista.
Gli accertamenti, basati anche su indagini tecniche, hanno anche evidenziato le modalità con cui venivano reinvestiti i proventi illecitamente conseguiti grazie allo sfruttamento di decine di ragazze cinesi. Il giro daffari dellorganizzazione era considerevole, come dimostrato dal rinvenimento, durante le dieci perquisizioni domiciliari, di contanti per circa ventimila euro, posti sotto sequestro unitamente ai cinque locali disseminati tra Velletri, Genzano di Roma e Nettuno. Il capo dellorganizzazione, Z.G. di 35 anni, riscuoteva settimanalmente gli incassi dei diversi centri massaggi gestiti da tre connazionali, due dei quali destinatari, insieme al dominus, dei provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri. Dovranno ora rispondere di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
Gli accertamenti, basati anche su indagini tecniche, hanno anche evidenziato le modalità con cui venivano reinvestiti i proventi illecitamente conseguiti grazie allo sfruttamento di decine di ragazze cinesi. Il giro daffari dellorganizzazione era considerevole, come dimostrato dal rinvenimento, durante le dieci perquisizioni domiciliari, di contanti per circa ventimila euro, posti sotto sequestro unitamente ai cinque locali disseminati tra Velletri, Genzano di Roma e Nettuno. Il capo dellorganizzazione, Z.G. di 35 anni, riscuoteva settimanalmente gli incassi dei diversi centri massaggi gestiti da tre connazionali, due dei quali destinatari, insieme al dominus, dei provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri. Dovranno ora rispondere di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.