CASTEL GANDOLFO, CHIUDE IL FIGLIO IN CASA E VA AD UBRIACARSI

    carabinieriI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo sono intervenuti in una abitazione di via delle Arti, a Pomezia intorno alle cinque del mattina. Dopo aver fermato una giovane donna moldava completamente ubriaca a bordo della sua autovettura i militari  hanno avuto il sospetto che qualcosa non andasse.  

    Sul passaporto della donna, infatti,  erano riportati, oltre ai suoi dati anagrafici, anche quelli  del figlio minorenne del quale, però, al momento del controllo, non vi era traccia. Non c’è voluto molto per localizzare l’abitazione ove la donna dimorava e verificare che il bambino, undicenne, era stato chiuso a chiave dentro la sua cameretta fin dalle 20.00 della sera precedente mentre la madre, in compagnia di qualche connazionale, girava per i locali notturni del litorale e dei Castelli romani. Ed è proprio in uno di essi, precisamente un bar di Via Nettunense a Cecchina, che i militari l’hanno scorta, seguita e poco distante fermata. Il suo tasso alcolemico è risultato di ben cinque volte più alto del limite massimo consentito dalla legge, nonostante la donna fosse stata già fermata e controllata per lo stesso motivo qualche mese prima.  La donna, che è stata immediatamente arrestata, è stata posta ai domiciliari a seguito dell’udienza di convalida da parte del Tribunale di Velletri: l’accusa è di abbandono di minori e ora rischia fino a sei anni di carcere.  La giovane madre dovrà anche giustificarsi dagli addebiti che le saranno rivolti dal Tribunale per i Minorenni di Roma e dai Servizi Sociali del Comune di Pomezia, a cui i carabinieri hanno inviato una dettagliata relazione.