La vicenda ha avuto inizio nel 2011 davanti ad un bar in piazza Restagno quando uno dei tre, oggi indagato, litigò con un 23enne e nellinseguirlo si fece male. A distanza di tempo lo rintracciò e, insieme ai suoi compari, pretese una sorta di risarcimento per le ferite subite. Il giovane è arrivato a sborsare fino ai 3mila euro pattuiti, ma neanche allora il terzetto si sentì sazio e sotto la minaccia Paga o sono guai per tua sorella e la tua fidanzata, addirittura pretesero la macchina del ragazzo. Era lagosto dellanno scorso quando i tre si presentarono a casa dei genitori del giovane pretendendo dal padre, proprietario della vettura, la firma per il passaggio di proprietà. E stato proprio il genitore, in quel momento, a capire in che guaio era il figlio e non ha tardato a chiamare la Polizia. Da quel momento, gli uomini del vice questore Francesco Putortì, coordinati dallispettore Crescenzo Pittiglio, hanno iniziato ad indagare ricostruendo tutti i passaggi precedenti per arrivare alla misura cautelare di oggi. I tre, infatti, con laccusa di estorsione aggravata, sono stati arrestati ma è stata loro concessa la detenzione domiciliare.