Assoluzione definitiva per Virginia Raggi in merito al caso Marra: in aula, però, torna la mozione di sfiducia.
L’happy end per la sindaca di Roma in relazione alla vicenda, lunga 5 anni, con l’assoluzione della prima cittadina sulla vicenda della nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele e ex fedelissimo della Raggi, non tira via tutte le nubi dal Campidoglio.
Dopo la rinuncia al ricordo della Procura generale, è passata in giudicato la sentenza di assoluzione nei riguardi della Raggi, emessa dalla Corte di Appello a dicembre in conferma della prima sentenza del 2018: la sindaca era finita a processo con l’accusa di falso in atto pubblico per la promozione poi ritirata di Renato Marra a capo del Dipartimento Turismo mentre Raffaele era direttore del Personale del Campidoglio.
Il fatto non costituisce reato: col processo d’appello, l’assoluzione-bis e il non luogo a procedere della Procura quanto al ricorso, si chiude il capitolo. Esulta la Raggi, a cui ora però resta la grana del passaggio di De Vito al gruppo misto e l’ombra di una mozione di sfiducia avanzata dall’opposizione quanto ai numeri della Maggioranza.