Già lo tenevano nel mirino da mesi, oltretutto, dopo esser stati ‘graziati’ da Italia Viva (in cambio della proposta Bellanova), che ha salvato il ministro Bonafede dall’addio al governo, ora – come da loro stile – sono pronti a far fuoco su qualunque cosa si muova. Oltretutto, assodato finalmente l’arrivo dei fondi del Recovery, ciascuna regione si sta ‘organizzando’ per quella che forse s’illudono sia l’ennesima ‘allegra gestione’. Ma ne parleremo.
Tornando ai fatti, stamane, puntuale, a cavallo della vicenda Fontana (nella foto, che dovrà spiegare sui tentativi di bonifici al cognato), il M5s ha fatto subito sapere che è pronto a presentare la mozione di sfiducia al presidente Fontana”. Come ha riferito il capogruppo del M5s lombardo, Massimo de Rosa, “Il presidente, da tempo inspiegabilmente assente, deve venire a riferire in Aula. Basta annunci, basta dichiarazioni mezzo stampa, basta bugie, all’istituzione che rappresenta e ai cittadini Fontana deve rendere conto’’.
De Rosa riassume così tutto quello che, a suo giudizio, concorre a rendere il governatore ‘imputabile’: ’’Dalle mascherine pannolino ai test sierologici, senza dimenticare l’ospedale in fiera, fino al caso camici per il quale è indagato, sono tante le risposte che il governatore deve ai lombardi. A cominciare dal motivo per il quale l’assessore Gallera sia ancora al suo posto. Le persone il cui fallimento oggi è diventato cronaca e materiale da procura, non possono essere le stesse che dovranno guidare la ripartenza della nostra regione, gestire le risorse che arriveranno grazie al ricovery fund e garantire la nostra salute in vista del prossimo autunno”.
Dunque, conclude il capogruppo del M5s, “Serve un atto politico coraggioso per la storia che stiamo andando a costruire, siamo pronti a chiedere la sfiducia del presidente Fontana e chiediamo alle altre forze d’opposizione di sostenere la nostra richiesta”.
Max