Sempre più spinosa ed intricata è la vicenda che a doppia mandata lega il vice premier Matteo Salvini e la nave Diciotti. Il tema migrazione, laccesso ai porti italiani, i divieti del minisstro e la volontà di far quadrato intorno ad una questione nella quale molte delle fiches del neo governo gialloverde si stanno giocando forza e credibilità oltre che coesione, hanno spinto il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio a prendere le difese di Salvini pur senza sferrare alcun attacco diretto alla magistratura.
Un onere piuttosto pesante, un fardello che il giovane leader del Movimento si è accollato e che segna in qualche modo anche una sorta di passaggio di consegne metaforico, oltre che dei tempi che passano, da una versione 2.0 di un Di Maio che, a nome del Stelle, da picconatore risoluto e determinato contro i personaggi della politica colpiti da macchie legali come, per esempio, un avviso di garanzia, oggi è un temporeggiatore ed un equilibrista dialettico abile nel destreggiarsi tra la necessità di una coerenza espressiva e politica sostanziale, ed una spiccata necessità ed attitudine a fare quadrato intorno alla propria squadra di governo.
Quella che Di Maio si accolla è nei fatti la vera sfida della nuova fase del Movimento Cinque stelle, e la figura più emblematica che rappresenta il passaggio storico da un corpus politico un tempo di protesta ed ora cardine delle istituzioni è proprio in effetti Salvini.
Nonostante le imbarazzanti situazioni portino a sudare freddo, Maio ha provato a giocare di diplomazia. Ha chiarito che il ministro dellInterno può continuare ad esercitare la propria funzione politica: “Perché non ha violato il codice etico previsto dal contratto”.
In merito alla inchiesta, invece, il pentastellato vi si è rivolto come ad un “atto dovuto” assirurando che le istituzioni vanno rispettate, sia su piano politico che su quello giuridico, riferendosi ai togati
Nel merito si registra anche la posizione di Silvio Berlusconi che ha difeso il leghista prendendosi loccasione per criticare magistratura: “Esprimo la mia vicinanza a Salvini, ancora una volta lautorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire”.