CASO AZZOLLINI: SENATORE IN GIUNTA, ’FARÀ RICORSO’.


La giunta delle Immunità di Palazzo Madama ha ascoltato il senatore di Ncd Antonio Azzollini per il quale è stata avanzata dai pm di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Divina Provvidenza. “Ho fatto la mia dichiarazione” e “sono assolutamente sereno”, ha detto il senatore al termine della seduta. Ncd ed Fi attaccano parlando di ’fumus persecutionis’ nei confronti del senatore. Di diversa opinione il senatore Pd Felice Casson. Mentre il socialista Enrico Buomi chiede l’invio degli ispettori alla procura di Trani. Il senatore ha fatto sapere che domani presenterà ricorso al tribunale del riesame. “A Trani ci vuole un’ispezione del ministero della Giustizia. Chiedo ad Orlando di mandare gli ispettori per verificare il comportamento di questi magistrati”. Lo ha detto il senatore Psi Enrico Buemi uscendo dalla seduta della Giunta per le Immunità dedicata al caso di Antonio Azzollini, nei cui confronti la Procura ha chiesto l’arresto. “È tale l’insensatezza in alcuni passaggi di questa ordinanza che se non vogliamo parlare di fumus persecutionis, non si può che parlare di insensatezza”. Lo ha detto il senatore di Fi, Lucio Malan, commentando la richiesta di arresto arrivata al Senato dalla Procura di Trani nei confronti di Antonio Azzollini. “La frase di cui è stato accusato, quella relativa alle suore – prosegue Malan – è stata udita fuori dalla porta e non ha mai avuto alcun altro riscontro. È stata origliata e non è possibile che questa cosa qui sia alla base della richiesta di arresto”. “Tra i motivi per cui è stato richiesto l’arresto – prosegue il senatore di Fi – uno non è previsto dal codice e l’altro è che Azzollini, se non venisse arrestato, potrebbe continuare ad esercitare la sua avanzare la sua influenza dell’ente religioso. Dimenticando però che la casa di cura in questione è da tempo amministrata da una persona scelta dal Tribunale. Quindi, davvero non capisco cosa potrebbe fare Azzollini”. Quello che emerge dagli atti processuali, sottolinea, è dunque “radicalmente inaffidabile”. “È tale l’insensatezza in alcuni passaggi di questa ordinanza che se non vogliamo parlare di fumus persecutionis, non si può che parlare di insensatezza”. Lo ha detto il senatore di Fi, Lucio Malan, commentando la richiesta di arresto arrivata al Senato dalla Procura di Trani nei confronti di Antonio Azzollini. “La frase di cui è stato accusato, quella relativa alle suore – prosegue Malan – è stata udita fuori dalla porta e non ha mai avuto alcun altro riscontro. È stata origliata e non è possibile che questa cosa qui sia alla base della richiesta di arresto”. “Tra i motivi per cui è stato richiesto l’arresto – prosegue il senatore di Fi – uno non è previsto dal codice e l’altro è che Azzollini, se non venisse arrestato, potrebbe continuare ad esercitare la sua avanzare la sua influenza dell’ente religioso. Dimenticando però che la casa di cura in questione è da tempo amministrata da una persona scelta dal Tribunale. Quindi, davvero non capisco cosa potrebbe fare Azzollini”. Quello che emerge dagli atti processuali, sottolinea, è dunque “radicalmente inaffidabile”. “Azzollini ha demolito le indagini e se volete la mia opinione siamo all’arrosto più che al fumus persecutionis”. Così il senatore di Ap, Carlo Giovanardi, ha commentato l’audizione di Antonio Azzollini davanti alla giunta delle Immunità del Senato.