“Ancora una volta il Pd ci conferma di essere un collezionista di specchietti per le allodole. A parole disponibilissima a conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange (nella foto), quando è tempo di arrivare ai fatti questa maggioranza cerca di svicolare in ogni modo.
Prima approva la mozione, poi non calendarizza la delibera; poi ci ripensa e la calendarizza, però la mette per ultima nell’ordine dei lavori e si rifiuta di anticiparla.
Nel frattempo si avvicina la scadenza del 20 febbraio, data in cui l’Alta Corte britannica deciderà sull’estradizione di Assange. Evidentemente il Pd capitolino ritiene che il pagamento di vecchi debiti e l’apertura di un mercato siano più importanti di un uomo che rischia la vita per la libertà di informazione!
Ciò detto, vogliamo ringraziare pubblicamente alcuni consiglieri del PD – Melito, Corbucci, Converti, Bonessio, Luparelli e Cicculli – per aver sostenuto in Aula le nostre ragioni e per essersi dissociati da un partito apparso insensibile alla questione”.
Lo dichiarano, in una nota, l’ex sindaca di Roma e consigliera M5S Virginia Raggi, la capogruppo capitolina M5S Linda Meleo e il capogruppo capitolino della Civica Raggi Antonio De Santis.
Max