“Negli ultimi giorni non ho fatto dichiarazioni perché ero addolorato e mi vergognavo che tutto ciò fosse reso pubblico. Allepoca ero minorenne e cercavo la giustizia nel modo che mi sembrava più appropriato perché non mi sentivo pronto a affrontare le conseguenze che questa storia, se resa pubblica, avrebbe potuto significare “. Jimmy Bennett parla per la prima volta, affida una nota al New York Times per raccontarle della vicenda che per giorni lo ha visto protagonista dopo la denuncia contro Asia Argento che, secondo quanto affermato dallattore, lo molesterebbe sessualmente quando lui aveva diciassette anni, nel 2013.
La dichiarazione, rilasciata allo stesso giornale che aveva rivelato le accuse di Bennett e il pagamento di 380 mila dollari ai giovani, arriva il giorno in cui il sito Tmz pubblica lo scambio di messaggi di testo tra Asia Argento e il compagno Anthony Bourdain, messaggi in che parlerebbe dei rapporti sessuali che lattrice avrebbe avuto con il giovane, oltre a una foto in cui i due sono ritratti a letto insieme. Nel testo lattrice avrebbe quindi ammesso di aver fatto sesso con Bennett, qualcosa che dal primo momento aveva negato.
Grazie al movimento #metoo, scrive Bennett, “molte donne e uomini coraggiosi hanno parlato delle loro esperienze e ho sentito la stima per il coraggio che hanno avuto nel rivelare cose del genere. Allinizio non ho mai rivelato la mia storia perché avevo ho deciso di gestirlo privatamente con la persona che mi aveva ferito. Il trauma – scrive Bennett – si è risvegliato in me quando quella persona si è dichiarata vittima (della violenza di Weinstein, ndr) “.
Al momento dei fatti, la nota continua: “Temevo che da ragazzo le mie parole sarebbero state stigmatizzate non pensavo che qualcuno avrebbe capito cosa significa vivere quel tipo di esperienza adolescenziale che ho dovuto affrontare molte difficoltà nella mia vita – lui conclude – e lo affronterò anchio, vorrei approfondire largomento, e ho deciso di andare avanti, ma senza tacere ancora. “