Il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati, ha avviato accertamenti preliminari su Francesco Greco, procuratore di Milano, atto dovuto a seguito dell’indagine a suo carico della Procura di Brescia per omissione di atti d’ufficio: avrebbe ritardato l’apertura dell’indagine nata dalle dichiarazioni rese a verbale dall’avvocato Piero Amara sulla presunta ‘loggia Ungheria’.
“E’ ovvio che dalla comunicazione dell’iscrizione del magistrato nel registro delle notizie di reato discende automaticamente la corrispondente iscrizione nel registro delle indagini pre-disciplinare, trattandosi di un atto dovuto”, spiega infatti la procura generale in una nota.
La Procura generale della Cassazione non ha impugnato, inoltre, per “valutazioni tecniche” l’ordinanza con cui lo scorso 3 agosto la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha rigettato la richiesta di trasferimento cautelare e di cambio delle funzioni avanzata per il pubblico ministero milanese Paolo Storari per la vicenda dei verbali di Piero Amara. Il pm resta dunque alla Procura di Milano, senza rischiare di essere trasferito, ma a suo carico il procedimento disciplinare va avanti.
“Il dottor Paolo Storari è sottoposto a procedimento disciplinare, che proseguirà per giungere alla valutazione del merito delle contestazioni”, spiega la procura generale, che “non ha impugnato il rigetto della misura cautelare per valutazioni tecniche. Si è ritenuto, infatti, di non ricorrere per Cassazione contro l’ordinanza della Sezione disciplinare del Csm in considerazione dei limiti del giudizio di legittimità, che preclude la valutazione della motivazione sulla sussistenza di esigenze cautelari”.