CASERTA – GIRO DI MAZZETTE ‘NELL’OSPEDALE DELLA CAMORRA’: 7 PERSONE IN MANETTE

Dirigenti e funzionari della direzione sanitaria dell’ospedale ’S. Anna e S. Sebastiano’ di Caserta (già commissariato dal 2015, e definito ‘l’ospedale della Camorra), imprenditori napoletani e casertani, titolari di importanti aziende nel settore dei servizi sanitari ed ospedalieri: sono i ‘pesci’ caduti nella rete tesa dagli agenti della Direzione Investigativa di Napoli i quali, stanno fra Napoli e Caserta hanno date esecuzione a un provvedimento restrittivo nei confronti di 7 persone, disposto dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Al centro delle articolate indagini, l’affidamento e gestione degli appalti all’interno di detta struttura sanitaria pubblica che ha accertato la manipolazione di varie gare di appalto – per decine di milioni di euro – per un giro di somme di denaro o altre utilità, così come numerose falsità in atti pubblici, stilati con l’aggravante di per ‘superare’ i controlli sulla regolarità dei servizi da parte dalle ditte affidatarie, eludendo così le attività investigative. Pratiche realizzate, ha spiegato il Gip, senza “il benché minimo interesse per la tutela della salute dei pazienti e la tutela degli interessi dell’Ospedale di Caserta”. Al centro del ‘giro’ Carmine Iovine (ex Direttore della Direzione Medica di Presidio Ospedaliero dell’Azienda Sanitaria di Caserta e, successivamente, dell’Unità Operativa Complessa Programmazione e Pianificazione Sanitaria della predetta Azienda Sanitaria), fra l’altro risultato essere cugino del temuto killer (al vertice della omonima fazione del clan dei Casalesi, ed oggi collaboratore di giustizia), Antonio Iovine.
M.