(Adnkronos) – “Il motore che dà spinta a questo viaggio ottocentenario è oggi come ieri lo stesso: la libertà come fondamento della cultura e la cultura come linfa vitale di qualsiasi cammino di libertà. Fuori dalla libertas non ci può essere progresso possibile nel diritto, nella scienza, nella medicina, negli studi umanistici, nell’arte, e quindi non ci può essere crescita sociale. Solo rimanendo fedeli a questa vocazione potremo combattere le insidie contemporanee di una società della conoscenza che troppo spesso confonde la libertà con il relativismo. E insieme potremo continuare a disegnare l’Europa del progresso attraverso il sapere”. Lo ha affermato il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, intervenendo alle celebrazioni per l’800/esimo anniversario dell’Università di Padova, presente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“’Libertà’ -ha proseguito la seconda carica dello Stato- è la parola chiave che ha segnato il lungo e straordinario percorso di civiltà di questo Ateneo, grande incubatore di idee da cui è nata l’Europa moderna. Penso al ruolo dell’insegnamento accademico e a quella tradizione giuridica che ha consentito all’Europa di affermarsi progressivamente come terra del diritto e dei diritti. Penso alla libertà della scienza moderna, fondata sull’approccio empirico-sperimentale elaborato da Galileo Galilei e sviluppato in ambito medico da Andrea Vesalio, fondatore dell’anatomia moderna”.
“Penso -ha detto ancora Casellati- alla libertà umana come tema portante degli studia humanitatis e del classicismo che questa Università ha saputo interpretare in una costante osmosi con la città, e che ha rappresentato un modello di riferimento per l’Europa. Penso infine alla libertà nell’accesso alla formazione accademica dove l’università patavina, con la prima donna laureata al mondo, si fa avanguardia nell’emancipazione femminile”.
“Questi -ha rivendicato il presidente del Senato- sono i germi nati nel grande generatore della libertas patavina. Una eredità di conoscenze, valori e ideali fondata sul connubio tra una razionalità scevra da pregiudizi e la più alta idealità. Una eredità che ha dato all’Università di Padova e a suoi studenti la forza morale per superare, insieme alla comunità cittadina, le prove più difficili della storia”.
“Come è avvenuto nella rivolta antiasburgica dell’8 febbraio 1948, considerata la prima insurrezione dove sono gli studenti a farsi interpreti del rinnovamento politico e sociale. Come è avvenuto nella Resistenza, lo ricorda la grande stele all’ingresso di questo Palazzo, quando 107 studenti sono morti nella lotta al nazifascismo. Per questo l’Ateneo è stato l’unico ad essere insignito della medaglia d’oro al valore militare”.
“La spinta morale alla libertà -ha concluso Casellati- è il fil rouge di tutto il passato glorioso dell’Ateneo, ma non solo. È la motivazione che muove docenti e studenti ad essere protagonisti di un presente e di un futuro glorioso, come recita lo slogan di questo anniversario, ‘Compio 800 anni e ancora imparo’, che dà l’idea plastica dello stimolo continuo alla conoscenza e dei progressi del sapere”.