(Adnkronos) – “È con spirito di forte vicinanza che invio il mio saluto in apertura di questo importante convegno promosso dall’Aism nella giornata mondiale dedicata alla sclerosi multipla. Una patologia cronica e degenerativa, che può manifestarsi sin dalla più giovane età e che costringe a ridefinire le aspettative e ogni progetto di vita di chi ne è colpito e di chi gli sta accanto”. Si legge nel messaggio inviato dal presidente del Senato, Elisabetta Casellati, al convegno Aism in occasione della giornata mondiale della sclerosi multipla.
“Solo in Italia sono oltre 130 mila le persone costrette a convivere con le complessità, le incognite e le paure di una malattia in relazione alla quale appuntamenti come quello odierno costituiscono preziose occasioni di confronto e approfondimento a ogni livello istituzionale e scientifico. Occorre inoltre guardare con particolare attenzione all’Agenda 2025, che oggi viene presentata grazie all’instancabile contributo dell’Aism con il proposito di farne una mappa per affrontare le mille problematiche sanitarie e sociali legate alla sclerosi multipla e alle altre patologie ad essa correlate”.
“Le idee, i programmi e gli obiettivi, materiali e temporali, che questo documento si prefigge rappresentano infatti strumenti irrinunciabili per dare qualità all’azione del Parlamento e del Governo e garantire pari opportunità nell’accesso alle cure, alle terapie e, soprattutto, a una vita libera e dignitosa sul piano del welfare e di diritti fondamentali come quello al lavoro”.
“Allo stesso tempo, non dobbiamo dimenticare che sconfiggere la sclerosi multipla rappresenta una sfida culturale e di civiltà che richiede di essere affrontata anche sostenendo e valorizzando con convinzione il prezioso lavoro di ogni giorno svolto da associazioni come l’Aism e dai suoi volontari”.
“Dal sostegno alla ricerca scientifica alla promozione dei servizi di assistenza, dalle progettualità sviluppate a livello locale all’impegno nazionale per il potenziamento delle strutture sanitarie e il supporto alle famiglie, in questi 55 anni di attività l’Aism – prosegue Casellati – è stata un’autentica ricchezza umana sempre al fianco dei più deboli e dei più fragili. L’esempio di un’Italia instancabile, bella e generosa. Un’Italia che con passione e dedizione infonde coraggio, infrange barriere e costruisce un futuro di vere speranze e di vere opportunità”.
Non dobbiamo dimenticare che sconfiggere la sclerosi multipla “rappresenta una sfida culturale di civiltà, che richiede di essere affrontata anche sostenendo e valorizzando, con convinzione, il prezioso lavoro di ogni giorno svolto dalle associazione come Aism e dai suoi volontari. Dal sostegno alla ricerca scientifica, alla promozione ai servizi di assistenza, dalle progettualità sviluppate a livello locale, all’impegno nazionale per il potenziamento delle strutture sanitarie e di supporto alle famiglie in questi 55 anni di attività l’Aism – ha aggiunto Casellati nel messaggio – è stata una notevole ricchezza umana sempre al fianco dei più deboli e dei più fragili. L’esempio di un’Italia instancabile, bella e generosa, un’Italia che con passione e dedizione infonde coraggio, infrange barriere e costruisce un futuro di vere speranza e di vere opportunità”.
La sclerosi multipla, ha scritto Casellati, “è una patologia che costringe a ridefinire ogni progetto di vita di chi ne è colpito. Solo in Italia sono 330mila le persone costrette a convivere con le complessità, le incognite, le paure di una malattia in relazione al quale un appuntamento come quello odierno costituiscono preziose occasioni di confronto e approfondimento ad ogni livello istituzionale e scientifico. Dobbiamo guardare con particolare attenzione all’Agenda 2025 che oggi viene presentata grazie all’instancabile contributo dell’Aism, con il proposito di farne una mappa per affrontare le problematiche sanitarie e sociali legate alla sclerosi multipla e alle altre patologie ad essa correlata. Le idee e i programmi che questo documento si prefigge sono strumenti irrinunciabili per dare qualità all’azione del Parlamento e del Governo, e garantire pari opportunità nell’accesso alle cure, alle terapie e soprattutto a una vita libera e dignitosa sul piano del welfare e dei diritti fondamentali, come quello al lavoro”.