“La Corte di Giustizia Europea irrompe come un terremoto sulle esecuzioni di vendite forzate, richieste da banche e finanziarie, per gli immobili adibiti ad abitazione. Il giudice può bloccare, in via provvisoria, la finanziaria che mette allasta la casa familiare del consumatore se si accorge che nel contratto di credito al consumo, fatto firmare a questultimo, siano presenti una o più clausole abusive (che pongono oneri particolarmente vincolanti a carico del consumatore e a vantaggio dellazienda, vietati dalla Direttiva Ue 93/13). La vendita forzata può essere immediatamente arrestata, rendendo nulle tutte le procedure di vendita forzata per effetto di ipoteca, perché il diritto allabitazione è intangibile in base alle norme europee. Un principio che vale per la ’prima casa’ ed in senso più ampio per tutti gli immobili adibiti ad abitazione. La Corte ribadisce che gli Stati membri sono tenuti ad adottare meccanismi di tutela che abbiano un carattere effettivo, proporzionato e dissuasivo tali da far cessare lutilizzazione delle clausole qualificate come abusive. Inoltre le autorità giudiziarie e gli organi amministrativi nazionali devono disporre di mezzi adeguati ed efficaci per scoraggiare le pratiche abusive”. Così in una nota Konsumer Italia. “Siamo ancora nel pieno della disputa tra consumatori, banche e finanziarie per i tassi di interesse, troppo spesso superiori al tasso soglia, che adesso arriva questa nuova tegola sugli stessi imputati – afferma Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia – Bene la Corte di Giustizia Europea, male la giustizia ordinaria perché troppe vendite allasta hanno avuto ormai seguito pur in presenza di contratti di mutuo, leasing, prestiti falsati da clausole vessatorie, su cui svetta proprio la richiesta di tassi di interesse superiori al lecito o comprendenti tassi di mora e spese accessorie che fanno volare un credito legittimo fino a farlo diventare speculativo”. “Konsumer Italia è impegnata significativamente sul fronte del tasso usuraio ed ha schierato a fianco dei cittadini iscritti un vero e proprio pool di esperti – si legge nel comunicato – con la sentenza di oggi rafforzeremo i controlli sulla contrattualistica con i nostri giuristi, sempre a disposizione dei consumatori, per garantire il rispetto del diritto allabitazione, come previsto dalla Carta dei diritti fondamentali”.