“I controlli effettuati sulle impegnative e le cartelle cliniche, oltre le impostazioni in loco, dimostrano l’infondatezza delle accuse mosse nei confronti del convenuto, avendo egli agito nel rispetto delle regole vigenti” ed è “assente sia l’elemento oggettivo del danno che quello psicologico”. E’ quanto si legge nella sentenza 584/21 della Corte dei Conti del Lazio che ha assolto sotto il profilo del danno erariale la San Raffaele spa.
Si è chiusa così anche sul versante contabile la vicenda che ha coinvolto la Casa di Cura San Raffaele di Velletri sulle attestazioni e i rimborsi per prestazioni sanitarie erogate per conto del Servizio sanitario pubblico. A 11 anni dall’inizio del procedimento, la casa di cura viene così assolta dall’accusa di aver causato un danno erariale.
“In definitiva, tutte le contestazioni effettuate alla Casa di cura dal requirente contabile sono state affrontate e superate dal giudicato penale”, si legge nella sentenza dei giudici contabili. Nel 2019 la casa di cura era già stata assolta in sede penale.