La Casa del Cinema passa alla Fondazione Cinema per Roma.
La Giunta Capitolina ha infatti approvato una delibera degli assessori alla Cultura, Miguel Gotor, e al Patrimonio, Tobia Zevi, con la quale si decide il cambio di gestione dell’immobile di Villa Borghese dedicato alla Settima Arte.
Il provvedimento, che ha ricevuto anche il via libera delle Commissioni Consiliari Capitoline Patrimonio e Cultura, prevede che l’assegnazione sia a titolo gratuito e abbia una durata di sei anni rinnovabili.
“L’attività della Casa del Cinema, che si articola nello svolgimento di festival e rassegne, mostre, incontri, eventi e presentazioni librarie, è senz’altro coerente con quella della Fondazione Cinema per Roma – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – e questa amministrazione ha quindi ritenuto che sia opportuno, nel quadro di un approccio strategico nuovo, integrare le due realtà in un’ottica di unità d’azione.”
“Sono sicuro – ha aggiunto – che questa nuova architettura gestionale permetterà di valorizzare ulteriormente la Casa del Cinema, grazie alla messa a sistema dei saperi e delle esperienze acquisiti nella promozione e diffusione della cultura cinematografica da parte della Fondazione Cinema per Roma, mentre quest’ultima potrà dotarsi di uno spazio prestigioso che accrescerà la qualità della sua offerta culturale per il pubblico”.
“Voglio ancora una volta ringraziare Giorgio Gosetti, per l’importante e prezioso lavoro svolto in questi anni alla guida della Casa del Cinema, e Zètema che l’ha gestita, perché è merito loro se questa struttura è oggi riconosciuta come uno dei luoghi cittadini di maggior valore culturale”, ha concluso Gotor.
“Mi fa piacere inaugurare con la Casa del Cinema la nuova stagione di concessioni permessa dal nuovo Regolamento sulla gestione del patrimonio di Roma Capitale approvato a dicembre. Si tratta, in questo caso, di un immobile pregiato, che darà impulso alla vita culturale della nostra città. Ed è proprio questo il senso del nostro impegno quotidiano: aprire il patrimonio pubblico e accrescere opportunità e servizi per le romane e i romani.
Un’attenzione particolare, poi, meritano gli edifici nei parchi e ville storiche: sono spesso poco utilizzati o addirittura abbandonati, e invece possono e devono essere, come in questo caso, luoghi di promozione culturale e inclusione sociale anche grazie al contributo della cittadinanza attiva”, ha dichiarato l’assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Tobia Zevi.
Max