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Cartelle esattoriali, niente proroga: cosa succede, chi paga dal 16 ottobre

Niente proroga per quanto concerne le cartelle esattoriali. Dal 16 ottobre ripartiranno accertamenti esecutivi, e le ingiunzioni e accertamenti esecutivi. Ecco per chi, ed un quadro totale della situazione in quelli che sono gli ultimi giorni prima della ripresa dell’attività di accertamento e riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il 15 ottobre è infatti la dead line: scade la sospensione indicata dal governo per dare un supporto ai contribuenti in difficoltà a causa del coronavirus.

Cartelle esattoriali, niente proroga: il 16 ottobre via a ingiunzioni, riscossioni, accertamenti esecutivi, ecco per chi

Secondo i dati ufficiali, indicati dal direttore della struttura, Ernesto Maria Ruffini, a ‘pagare’ di più saranno i cittadini, perché dei 18 milioni di soggetti iscritti a ruolo ”15 milioni sono persone non titolari d’impresa, cittadini che hanno delle cartelle per multe o cose simili, e circa 3 milioni sono imprese”. In tal senso ”è chiaro che la ripresa non sarà immediata, per cui dal 15 ottobre non avremo le cassette postali piene”, indica Ruffini. ”Sarà una ripresa progressiva che nel corso dei mesi andrà diluendo e smaltendo gli arretrati, ma allo stesso tempo riprenderà l’attività ordinaria”.

Stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, ”ogni anno circa 5.600 enti differenti affidano mediamente 29 milioni di singoli crediti da riscuotere, ricompresi in circa 16 milioni di cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e avvisi di addebito. Questi 29 milioni di singoli crediti, che ammontano in media a circa 80 miliardi di euro, sono relativi a più di 8 milioni di contribuenti”.  Visti i mesi di sospensione (circa 7), il totale delle gettito da recuperare a partire dalla metà del mese si potrebbe aggirare intorno ai 50 miliardi.

Dal 16 ottobre quindi ripartiranno:

  • accertamenti esecutivi,
  • ingiunzioni
  • accertamenti esecutivi.

Si tratta dei versamenti delle quote richieste nelle cartelle di pagamento, avvisi di addebito e di accertamento; rate dei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre. L’Agenzia delle entrate potrà avviare le azioni di riscossione, come pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche. Inoltre potranno essere inviate le notifiche di nuove cartelle.