Caro energia, sei mosse per risparmiare sulla bolletta di luce e gas

(Adnkronos) – Conoscere i propri consumi, ma anche le offerte del mercato e le agevolazioni disponibili: in una parola, essere consapevoli della situazione attuale per limitare il più possibile l’impatto – inevitabile – dei rincari delle bollette energetiche. L’importante è non restare fermi davanti agli aumenti, ma studiare la situazione e adattare i propri comportamenti e anche i fornitori per limitare l’utilizzo di luce e gas e pagarlo il ‘giusto’. Non si tratta di differenze da poco: ‘Il Sole 24 Ore’ ha fatto una stima dei consumi di una famiglia di 4 persone che vive in un appartamento medio a Milano e la spesa per l’elettricità variava da 1047 a 1973 euro, mentre per il gas la ‘forchetta’ è fra 2464 a 4496 euro. Ecco quindi sei suggerimenti per tutti i consumatori, aspettando tempi migliori. 

1) Conoscere i consumi 

Alzi la mano chi ha studiato le bollette arrivate in questi anni… Eppure in quei fogli c’è scritto tutto quello che serve per fare il punto sui propri consumi, che sono sempre lo specchio dei nostri comportamenti. Tante le voci che compongono la spesa e su molte di queste è possibile – in fase di confronto delle offerte – studiare il giusto mix che risponda meglio alle nostre esigenze. Ma soprattutto, specie su un confronto di diversi anni, è possibile verificare l’andamento dei consumi per capire quali dei comportamenti (elettrodomestici, orari, utilizzo) ha l’impatto più forte sul risultato finale. E adottando comportamenti più virtuosi, già dalla prossima bolletta potrebbe venir fuori un dato ‘sorprendente’.  

2) Informarsi online 

Molti italiani sono sommersi da telefonate di offerte per cambiare operatore e fornitore di energia. Ma il web è il miglior alleato dei consumatori che vogliono risparmiare. L’importante è affidarsi a istituzioni conosciute come l’Arera, l’authority dell’energia, che ha creato un Atlante dei consumatori (www.arera.it/atlante/) nel quale fornisce le risposte su elettricità, gas, acqua e rifiuti, con indicazioni su bollette, fornitori, diritti e offerte commerciali. Ma anche qui, per valutare le scelte più adeguate bisogna conoscere esattamente la propria situazione e per questo è a disposizione, per opera della stessa Arera il “Portale dei consumi” (www.consumienergia.it). I consumatori forniti di Spid possono trovarvi il quadro esatto delle proprie forniture e dei singoli consumi da 1 a 12 mesi.  

3) Scegliere fra fisso o variabile 

Come per i mutui, è una scelta che fa la differenza, non tanto nell’immediato, quanto nel futuro prossimo: le differenze – come mostra l’incremento di 10 volte in 18 mesi del Pun (il prezzo unico nazionale) per l’elettricità – possono essere ‘importanti’ e la speranza è che la curva degli aumenti si inverta. Essere vincolati a un prezzo fisso è stata una buona idea un anno fa, oggi potrebbe esserlo molto meno. Ma nella scelta dell’offerta variabile bisogna comunque stare attenti visto che questo prezzo è vincolato a un certo indice e la differenza sul costo finale potrebbe essere più alta di quanto immaginato al momento della scelta. Un aiuto alla scelta arriva ancora una volta dal web: su www.ilportaleofferte.it – portale realizzato e gestito da Acquirente Unico – è possibile confrontare e scegliere in modo immediato, chiaro e gratuito tutte le offerte di elettricità e gas naturale. 

4) Controllare le condizioni 

Grazie agli strumenti web e all’apertura del mercato cambiare operatore di luce e gas è oggi molto più facile che in passato. E può essere gratuito, come sottolinea l’Arera. Ma come spesso avviene nei contratti, il diavolo è nei dettagli. Nel passaggio infatti – spiega Arera – bisogna tenere presente anche “gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto: imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale, e deposito cauzionale o altra garanzia, se previsto dal contratto”. Cruciale anche valutare i tempi per il cambio di fornitore: per i contratti attivati dopo il 10 del mese, ad esempio, la fornitura partirà dal primo giorno del mese successivo. Da tenere presente poi che con il decreto Aiuti Bis fino ad aprile 2023 il fornitore non potrà più modificare in modo unilaterale (previo avviso) le condizioni di prezzo. 

5) Comprare in gruppo 

Davanti ai fornitori il consumatore si sente spesso da solo. Ma non è così: infatti anche i singoli clienti, creando ‘gruppi d’acquisto’ possono andare a comprare il gas o l’elettricità all’ingrosso ottenendo in questo modo prezzi più bassi. E’ una formula sempre più diffusa: l’elenco dei gruppi d’acquisto è disponibile sul sito di Arera che impone alcune condizioni fondamentali per la trasparenza delle offerte e la tutela dei consumatori. Importante esaminare, anche in questo caso, le condizioni fissate, dagli eventuali obblighi di permanenza minima e ai termini per l’esercizio del recesso. 

6) Studiare i bonus 

Il rialzo dei prezzi energetici colpisce tutti, ma pesa di più (a volte in maniera drammatica) sulle fasce sociali con maggiore disagio economico. Ma per loro sono a disposizione bonus sociali per l’energia elettrica e al gas, offerti ai nuclei familiari al di sotto della soglia di Isee di 12 mila euro per l’anno 2022. L’importante però è che uno dei componenti del nucleo familiare sia intestatario della bolletta per la fornitura di gas ed elettricità con tariffa per usi domestici. Il bonus è disponibile anche in caso di servizio sospeso temporaneamente per morosità.