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Caro bollette, Zucconi (FdI): “Non c’è bisogno di nessun armistizio elettorale, sono cose propagandistiche”

Il Governo, se si presentano emergenze, può intervenire. Non c’è bisogno di nessun armistizio, sono cose propagandistiche”. Ai microfoni di iNews24Riccardo Zucconi candidato alla Camera con Fratelli d’Italia, commenta la proposta avanzata dal leader della Lega Matteo Salvini di un “armistizio” elettorale per affrontare il problema del caro bollette. “Se dovessimo essere coinvolti nelle decisioni, la presidente Meloni si muoverà, come sempre, con responsabilità. Ma non dobbiamo appellarci a nessuno. Se il governo in carica per gli affari correnti riterrà di dover coinvolgere tutti, non sarà certo Fratelli d’Italia a tirarsi indietro”.

Il deputato commenta anche le diverse idee di Lega e FdI sullo scostamento di bilancio, che vede Meloni contraria e Salvini a favore: “Sembra che siano tematiche abbastanza premature, perché lo stato delle casse sarà verificabile solo una volta arrivati al governo, non prima. Certo è che l’immobilismo regna sovrano. Ora stanno tutti a chiedere misure e risorse contro il caro energia. Ma già a gennaio, non non nel 2021, il prezzo del gas stava salendo ed era evidente. Oggi si appellano a Draghi, ma alcune misure potevano essere prese prima”.

Rinnovabili, interventi sull’Iva e sugli extra-profitti: queste le soluzioni, secondo Zucconi: “Consentendo che il prezzo dell’energia sia basato solo sul gas, facciamo un grande errore. L’energia in Italia è prodotta da altre fonti che non costano quanto il gas. Perché quindi, pagare la bolletta stabilita sul costo della produzione del gas e non quella che deriva dall’idroelettrico e in generale, dal rinnovabile?”.

Per quanto riguarda l’Iva invece, il deputato spiega: “Perché è stato calmierato il prezzo dell’Iva sulle bollette in modo così parziale? È chiaro che su una bolletta di 100 euro, l’Iva è di circa 22 euro. Ora su una bolletta di 1.000 euro, l’Iva è di 220 circa. Lo Stato non può far finta di proteggere famiglie e aziende abbassando di poco”.

Sugli extra-profitti infine, Zucconi dichiara: “Oggettivamente, in un momento in cui salgono in questo modo i profitti delle grandi aziende che producono e commercializzano l’energia elettrica, in emergenza bisognava intervenire in modo più serio, pur restando sempre nella logica della legittimità dei profitti. Erano queste quindi le tre cose da fare, che avrebbero consentito a famiglie e aziende di avere bollette meno pesanti. E non parlo solo delle grandi aziende, dove il problema è gravissimo, ma anche di quelle medie, che si sono viste triplicare il costo dell’energia”.

Max