C’è poco da fare, al di là delle oscillazioni dei mercati internazionali (infatti gli aumenti risalgono a ben prima della guerra in Ucraina), a vantaggio del ‘cartello degli speculatori’, il rincaro delle utenze domestiche relative a luce e gas, sembra non finire mai. Anzi, denuncia oggi il responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori, Marco Vignola, “Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° dicembre la bolletta del gas salirà del 23,3% nel mercato tutelato. Una Caporetto! Al rincaro di novembre del 13,7% si aggiunge ora quello di dicembre. Bollette da infarto, insostenibili per troppi italiani“.
Come rivela infatti lo studio redatto dall’Unione nazionale dei consumatori, oggi per una famiglia tipo in tutela, il +23,3% equivale ad una spesa base annua di 400 euro in più. Nello specifico, spiega ancora il report, complessivamente, nei 12 mesi – qualora dovessimo trovarci a dei prezzi ‘costanti’ – si parla di un totale di 2113 euro. Ma attenzione, a questi vanno poi aggiunti anche i 1434 della luce (scattati dallo scorso 1° gennaio), che si traducono in una stangata da ben 3547 euro!
Facendo poi due conti, se il prezzo del gas dovesse registrare un aumento pari al 23,3% in più rispetto allo scorso novembre, rispetto all’anno scorso, ci troveremmo di fronte ad un aumento del 55,9% rispetto a un anno fa, ossia rispetto (addirittura del 125% in confronto al dicembre 2020).
Dunque, rimarca non senza amarezza Vignola, “Il Governo si sta dimostrando del tutto inadeguato ad affrontare questa emergenza nazionale, limitandosi a riciclare quanto fatto da Draghi nonostante la situazione sia nel frattempo profondamente peggiorata. Regna il silenzio anche rispetto alla fine del mercato tutelato del gas che per i condomini e le associazioni, dalla polisportiva alla pro loco del paese, è prevista tra meno di 3 mesi, il 1° aprile 2023. Urge un rinvio“.
Max