“Noi siamo deboli perché importiamo l’energia da tutte le parti. Per cui in generale il nostro energy mix deve cambiare e la nostra politica energetica deve migliorare. Quanto al nucleare bisogna continuare a studiare e a sviluppare, lo dicono tutti. Ci sono diverse tecnologie e la fusione sarà quella che un giorno probabilmente risolverà i problemi, vedremo tra quante decadi”. Così il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, intervenendo a Radio Capital sull’energia ed i maxi rincari delle bollette.
Caro bollette che, rivela il ministro: “Dipende dall’aumento enorme del prezzo del gas: l’80% dipende da questo e il 20% dall’aumento del prezzo dell’anidride carbonica che viene prodotta in tutti i processi che bruciano carboni fossili. Ora la speranza è che nella seconda metà del prossimo anno il prezzo del gas scenda anche in concomitanza dell’apertura del Nord Stream, il gasdotto che porta in Germania, anche se i tedeschi sembrano mettere in dubbio la sua apertura“.
Infine, secondo Cingolani “Oggi è il momento di investire nelle tecnologie che ci permetteranno in futuro di accelerare”. Sul nucleare, dunque, “la mia risposta è convintamente sì purché non si vada a slogan o a vecchie tecnologie ma si studi. E’ arrivato il momento di studiare, sviluppare e fare innovazione”.
Max