Carlo Cottarelli ha ricevuto lincarico di formare il governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratterà di un governo snello, con pochi ministri, che sarà presentato al Quirinale in tempi strettissimi, entro domani, senza preventive consultazioni. Leconomista spiega che si presenterà in Parlamento con un programma che porti lItalia al voto nel 2019, dopo il sì alla Legge di Bilancio, se avrà la fiducia; o dopo agosto se non lavrà. Cottarelli garantisce una gestione prudente dei conti e sottolinea il ruolo dellItalia nel dialogo con lUe. Sulla carta comunque Cottarelli non avrebbe i numeri in Parlamento mentre Salvini avverte Berlusconi: Se voterà la fiducia al nuovo governo, addio allalleanza. Il Pd annuncia il sì. Mentre Grillo dal suo blog vede gli italiani avviliti perché i mercati parlano per loro.
“Fesserie, roba da regime”, così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anchio, su Radio Rai definisce la tesi secondo cui lui per primo non volesse andare al governo. “I giornali per mesi mi hanno offeso, cè stato un regime”, ha aggiunto.
E Di Maio dice: Con la Lega realizzare il contratto in commissione. Il leader pentastellato poi invita alla mobilitazione: Il 2 giugno tutti a Roma per una grande manifestazione.
“Le elezioni sono una grandissima occasione. Da un lato gli sfascisti istituzionali dallaltro un fronte ampio guidato dal Pd ma che non sia solo il Pd. Anzi con gente che non ha apprezzato tutto ciò che ha fatto il Pd”, ha detto Matteo Renzi a Circo Massimo. “Sarò come tutti in campo a dare una mano. Se gioco mediano stavolta nessun problema. Non mi interessa aprire la discussione né sul contenitore, né se lo facciamo con le primarie: mi va bene qualsiasi soluzione. Voglio giocare una partita da mediano. Ma è una sfida pazzesca”.